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Semplicemente Locro

di Francesco Specchia
Redazione MilanNews

Nessuno se lo sarebbe aspettato, forse neanche tu. Ora sei Alessio Innocenti. Testa sulle spalle e duro lavoro, perché la primavera non è un piedistallo su cui ergerti ma un trampolino dal quale spiccare il volo. Lavoro, duro lavoro. Il sangue argentino ti scorre nelle vene, la tigna è appoggiata sulla tua spalla, ti guarda, ti sorride e ti asseconda. Elegante ma rude, picchi ma accarezzi, gli avversari scappano, il pallone corre. Completo e moderno sei cresciuto con il passare del tempo, il tuo fisico è da fighter le tue gambe forti come le tue spalle, per questo nei momenti clou hai preso tutti in groppa e hai pedalato. Ricordi a Varese? Sul campo dell'allora capolista (e finalista dell'ultima finale scudetto persa contro la super Roma di De Rossi) doppietta e 2-3 per i piccoli Diavoli. In mezzo al campo perché la natura ha deciso così, terzino perché con il lavoro ci si può spingere oltre e la squadra ha bisogno di elementi come te: duttile e dedito al sacrificio. Nel derby della vita ti ritrovi in un ruolo ancora diverso, in mezzo nel centrocampo a tre e non mezzala. Va bene così, capitan Bertoni non c'è e tu sai che se bisogna sacrificarsi  tocca a te, mister Dolcetti sa che se può contare su qualcuno chiama, e Innocenti risponde. Tutti con i crampi, tutti giù per terra, tutti danno tutto e tu sei sempre in mezzo al cerchio a fare quadrato. Un bel cartellino giallo ad inizio gara per mettere subito in chiaro la situazione: se passi da queste parti… Testa alta, petto in fuori e giocate a ripetizioni. Una stagione che rimarrà per sempre, un gol (quest'ultimo ai nerazzurri) che non poteva che esserti offerto dagli Dei del calcio che ti regalano la gioia più grande ma allo stesso tempo ti insegnano: tutto ciò che sembra ad un passo non lo è, devi continuare a combattere, stringere i denti perché qualcuno potrebbe portarti via quel sogno. Metafora di vita è stato Longo a risvegliare dal sogno i rossoneri e te che avresti meritato il gol della vita, nel recupero di un derby infinito, proprio nel momento della sofferenza, nel momento in cui bisogna stringere i denti, nel tuo momento. L'Inferno è l'habitat del Diavolo e il campo di battaglia il luogo nel quale tirare fuori le maggiori motivazioni. Continua a correre per tornare indietro a riprenderti quel momento. Semplicemente Locro.

Twitter: @FSpecchia


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