.

"Sembra che vincere, pareggiare o perdere non ci cambi nulla”

di Manuel Del Vecchio

“Dobbiamo sentire di più il bisogno di ottenere il risultato, altrimenti sembra che vincere, pareggiare o perdere non ci cambi nulla. Ma a noi ci cambia tutto, ci cambia la serata, ci cambia la giornata, l’umore, tutto ci cambia. Bisogna sentire di più certe situazioni. Se la Roma con tutte le difficoltà che ha in questo momento e che ha avuto e ha perso solamente una partita in tutta la stagione vuol dire che hanno trovato una compattezza e uno spirito e una organizzazione dal punto di vista tattico e tecnico importante. Stasera lo ha confermato, ma appunto per questo che la Roma è forte. Noi non siamo stati schiacciati dalla Roma o messi troppe volte in difficoltà. Ci siamo messi troppe volte da soli in difficoltà”. 27 ottobre 2019, conferenza stampa post partita di Roma-Milan 2-1. Mister Pioli, da poco insediatosi sulla panchina rossonera, commentava così la sconfitta rimediata all’Olimpico.

"Fosse finita 2-2 la partita c’erano tante cose positive. Ci sono state tante cose positive dentro la nostra partita. Ma volevamo assolutamente un risultato diverso, questo deve diventare una valutazione profonda da parte nostra. C’eravamo, ci siamo stati dentro la partita. Purtroppo i nostri avversari in area di rigore sono stati più bravi di noi e sono situazioni che dobbiamo migliorare velocemente”. 9 dicembre 2023, intervista a DAZN post partita di Atalanta-Milan 3-2. Mister Pioli, al quarto anno in rossonero, commenta così la sedicesima sconfitta di questo 2023 in tutte le competizioni (51 partite: 22V, 13P, 16S).

Quando sono i fatti, i freddi numeri e le situazioni oggettive a parlare aggiungere altro sarebbe solo lapalissiano, inutile, banale. Ma un commento su come tutto il Milan, dai dirigenti che continuano a parlare di vittoria come un qualcosa di accessorio (chi scrive capisce benissimo che i primi quattro posti nel calcio moderno sono fondamentali, ma la componente emozionale per i tifosi è importante in ugual modo. Confezionate meglio i messaggi da vendere al pubblico), all’allenatore che continua a commettere sempre gli stessi sbagli (clicca qui per la nostra analisi delle scorse settimane, ancora attualissima), ai giocatori, capitano in primis, che a parole sono campioni. Salvo poi andare in campo e mettere giù prestazioni non degne non solo della maglia che indossano, ma proprio non adatte ad una Serie A sempre più livellata verso il basso. Lo dimostra l’espulsione, la quinta del campionato per il Milan, rimediata ieri da Calabria: due gialli in pochi minuti arrivati in modo sciocco, la conclusione “perfetta” di una partita passata in affanno e a rincorrere, con Gasperini che ha fatto saltare il banco al capitano rossonero semplicemente spostando un moscio De Ketelaere, che aveva sbagliato due gol fatti nel primo tempo, sulla sua fascia. Contro Calabria il belga è tornato ad essere un giocatore di pallone sfornando anche un assist in avvio di ripresa.

Siamo ritornati al “sembra che vincere, pareggiare o perdere non ci cambi nulla”. Ma in questo caso nessuno, chi va in campo, chi allena e chi amministra, sembra rendersene conto. Ripetiamo i numeri, quelli sono insindacabili, che testimoniano l'assunto. 51 partite nel 2023. 22 vittorie, 13 pareggi, 16 sconfitte.


Altre notizie
PUBBLICITÀ