Sei combinazioni diverse in otto partite: l'anno scorso ci fu un solo cambio
Le tante variazioni in difesa avevano già destato la nostra attenzione, tanto da far notare come Allegri, nelle prime sette gare stagionali, avesse cambiato sette volte la composizione della sua retroguardia. Il "leitmotiv" non è mutato nella fondamentale trasferta di San Pietroburgo e, all'ottava partita, il Milan si è presentato con l'ottavo pacchetto difensivo diverso. Se Abate e Antonini avevano già "duettato" insieme contro Atalanta e Anderlecht, allo stadio Petrovskji c'è stato l'esordio assoluto per la coppia Zapata-Bonera. Un tandem finora inedito, il sesto diverso nelle otto sfide disputate. Dopo Bonera-Yepes (Sampdoria), Bonera-Acerbi (Bologna e Atalanta), Bonera-Mexes (Anderlecht e Cagliari), Zapata-Mexes (Udinese) e Zapata-Yepes (Parma), è arrivato il turno della coppia colombiana-italica. Allegri ha finora provato sei delle undici possibili combinazioni a livello di centrali difensivi: il meno "sperimentato" è stato Acerbi, che è partito dall'inizio solo con Bonera, ma ha giocato il secondo tempo di Udine a fianco di Mexes dopo l'espulsione di Zapata (le coppie testate a gara in corso sono sette). Lo scorso anno, nelle prime otto partite, il tecnico toscano utilizzò per sette volte gli stessi centrali difensivi: Nesta e Thiago Silva, sempre insieme ad eccezione della gara interna contro il Cesena. Questo è un dato piuttosto significativo e mostra come, a differenza dell'ultima stagione, non ci sia ancora una precisa gerarchia a livello di retroguardia. Dopo l'addio dei due fenomeni, Allegri sta ancora cercando l'assetto più stabile, provando a ruotare gli interpreti anche in relazione allo stato di forma. La scelta ha pagato a livello di prestazioni personali (la media voto MilanNews.it per i centrali è di 5.88), ma ha avuto un effetto boomerang per quanto riguarda la stabilità collettiva. Non è un caso che, in queste otto uscite, i rossoneri abbiano subito sei gol su otto su calcio piazzato. Curioso che, dodici mesi or sono, il Milan avesse subito più reti rispetto a quest'anno, nonostante la presenza di Nesta e Thiago: dieci tra campionato e Champions League. Bisogna però ricordare che i rossoneri affrontarono Lazio, Barcellona, Napoli e Juventus. Variare i centrali può avere riscontri positivi, tenendo tutti sulla corda, ma non aiuta ad ottenere quella sicurezza difensiva tanto ricercata ed auspicata.