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Se qualcosa può andar male, andrà male. Torino maledetta, il Milan perde ancora

di Gaetano Mocciaro

Se qualcosa può andar male, andrà male. La legge di Murphy applicata al Milan. La partita contro il Torino è l'esempio concreto di come tutte le negatività che la squadra si è portata dietro, si sono tradotte in alcune situazioni storte che hanno compromesso (anche) questa partita.

Ormai ci stiamo facendo l'abitudine: l'errore gigantesco del singolo che sblocca la partita, poi le mille fatiche. Tocca nuovamente a Maignan, che dopo cinque minuti sbaglia completamente valutazione in uscita e al momento di spazzare colpisce l'incolpevole Thiaw con la palla che carambola in rete. Il tedesco si era fatto autogol anche all'andata, alla prima giornata, anche allora sbloccò la partita. Un primo segnale sinistro di una stagione sofferta.

Fino al 38' il Torino non tira mai in porta. Non lo ha fatto nemmeno nel gol del vantaggio e infatti è paradossale vedere come i granata si ritrovino per quasi un tempo avanti con un xG di 0.00.

C'era tempo per raddrizzarla: Pedersen regala un rigore al Milan toccando la palla di mano. Minuto 32, dal dischetto Pulisic fallisce il suo primo rigore in carriera, facendosi parare la conclusione da Milinkovic-Savic. Si chiude il primo tempo per la decima volta su quindici senza gol segnati, da quando Sergio Conceiçao siede in panchina.

Non si può dire che il Milan non faccia di tutto per pareggiare. Se nel primo tempo i rossoneri, nonostante tutto, sono superiori; nella ripresa è un assedio dove si esalta Milinkovic-Savic. Tutto questo senza Leao, uscito all'intervallo. La trazione anteriore è garantita qualche minuto più tardi dall'ingresso di Tammy Abraham, che compone un quartetto con Gimenez, Joao Felix e Pulisic. Alla fine gli sforzi vengono premiati: sinistro potente di Reijnders al 73', palla in rete e ottavo centro per l'olandese e 12° complessivo: è il centrocampista il miglior marcatore della squadra.

La legge di Murphy, dicevamo. Si manifesta tre minuti più tardi. Sanabria batte velocemente una punizione che coglie di sorpresa tutti, Gineitis ringrazia, incrocia e supera Maignan. Torino nuovamente avanti al 76'. Di fatto tutti gli sforzi del Milan per recuperare la partita vanno in fumo e con essi anche l'arrembaggio finale è meno deciso, quasi dimesso. Col Toro che fa quello che sa fare meglio: chiudersi a riccio. Concedendo pochissimo.

Con Sergio Conceiçao il Milan aveva perso solo una volta in campionato, contro la Juventus ironia del destino sempre a Torino. Una città maledetta per i rossoneri, che in casa dei granata dal 2013 hanno vinto una sola volta e perdendo per la terza partita consecutiva. L'unica cosa positiva è la frenata della Lazio a Venezia e la sconfitta del Bologna a Parma. Ma se la Juventus dovesse espugnare Cagliari la distanza dal quarto posto diventerebbe di 8 punti. E con 13 partite da giocare, recuperare è veramente complicato.
 


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