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Scaroni a DAZN: "Stagione che ha deluso i tifosi e anche noi. Stadio? Siamo tornati alla proposta del 2019"

di Francesco Finulli

Il Milan scende in campo a San Siro per il 29° turno del campionato di Serie A Enilive. I rossoneri sfidano il Como di mister Cesc Fabregas che è una delle squadre rivelazione della competizione. Se il Diavolo vuole alimentare le sue speranze, a oggi remote, di Champions League o comunque quelle di un piazzamento europeo, non c'è altro risultato se non quello della vittoria, anche per trovare un po' di continuità che è sempre mancata in questa stagione. Nel pre-partita, ai microfoni di DAZN, è intervenuto Paolo Scaroni, presidente rossonero.

La società è in evoluzione. Qual è in questo momento il suo punto di vista sulla squadra e sul futuro?

"È stata una stagione difficile, non c'è dubbio. Una stagione che ha deluso i nostri tifosi e anche noi. E ci stiamo facendo delle domande sul futuro: come far sì che il futuro sia migliore. Tutto questo non so se chiamarlo evoluzione, mi sembra un naturale processo che vivono tutti i club"

Ha inidividuato degli errori? Meglio non fare la Conference League?

"Mi piace ricordare che una bella coppa ce la siamo portata a casa, non è stata una stagione solo negativa. Non consideriamo la stagione chiusa: la Champions è molto lontana ma continuiamo a combattere e se riusciremo a ottenere la qualificazione di un'altra coppa europea, la faremo con quell'impegno che abbiamo sempre avuto nelle manifestazioni internazionali"

Aggiornamento sullo stadio: 

"Dello stadio me ne occupo dal 2019, non posso fare a meno di dire che alla fine, dopo tutta una serie di giri, siamo tornati alla proposta del 2019: costruire Milan e Inter insieme un nuovo stadio, il migliore stadio d'Europa qui a San Siro. Mi rammarico del fatto che abbiamo dovuto cercare soluzioni davanti a veti che sono tipici del nostro paese. Abbiamo presentato un'offerta per comprare lo stadio e le aree circostanti, per poter partire con il nostro progetto. La palla è in mano al Comune che deve risopondere al documento. Sono ottimista, vedo anche nel sindaco Sala una grande volontà di lasciare a Milano una meravigliosa infrastruttura di cui Milano ha bisogno. Noi tutti amiamo il Meazza: lasceremo un'importante vestigia, concordata con le belle arti, che rimarrà come ricordo dello stadio dove abbiamo compiuto grandi imprese. Ma il nuovo stadio sarà aperto a tutti: alle famiglie, ai diversamente abili che hanno problemi enormi a venire allo stadio"


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