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Scaricato dal Real, capitano al Milan: Theo e la notte al Bernabeu che attende da 5 anni

di Gaetano Mocciaro

Real Madrid e Milan fanno affari da una vita. E non sempre ai rossoneri è andata bene: Fernando Redondo, per dire un nome ma anche la meteora Julio Cesar, transitata pochi mesi a Milanello. Emerson aveva già dato il meglio di sé quando era arrivato in rossonero. Incompreso Huntelaar. Sfortunato Diego Lopez che si è ritrovato in piena banter era e con un giovane Donnarumma in rampa di lancio. Discorsi a parte Ronaldo il Fenomeno e il Kakà-bis, entrambi non più nel fiore della carriera ma che hanno dispensato ancora qualche lampo di classe.

Bene invece Brahim Diaz, che però i suoi anni in rossonero li ha sempre vissuti in prestito dal Real Madrid. Altro discorso per  Theo Hernandez, di fatto scaricato dai blancos e sbocciato in rossonero, eguagliando una leggenda come Paolo Maldini per gol fatti. Col senno di poi un grande errore dei madrileni, che avevano in casa l'erede di Marcelo. Soffiato ai cugini dell'Atletico, Theo ha giocato di fatto solo un anno col Real, stagione 2017/18: 23 presenze complessive sotto la gestione Zinedine Zidane. Non sono stati sufficienti per convincere il tecnico, al punto da essere mandato in prestito alla Real Sociedad e poi ceduto, a titolo definitivo, proprio al Milan per poco meno di 23 milioni, più o meno la cifra che il Real aveva sborsato per prenderlo dall'Atleti. Zidane ha preferito puntare su Ferland Mendy, pagato circa 50 milioni e che di Theo, nella nazionale francese, ne è riserva.

Ha avuto modo di parlarne, Theo, in questi anni. In un'intervista ad As di tre anni fa, il francese dichiarò: "Cos'è successo è difficile da spiegare, sono decisioni della società e dell'allenatore. Ma la cosa migliore per entrambi era andar via. Se un calciatore non gioca non può dimostrare nulla". Una scelta saggia e che in questi anni ha fatto la fortuna del Milan, di cui è uno dei capitani scelti da Paulo Fonseca, fascia che presumibilmente indosserà al Bernabeu.

Sarà l'osservato speciale, assieme all'altro ex Alvaro Morata e a Rafa Leao. La catena di sinistra del Milan, in questa stagione croce e delizia, è quella che può spostare più che mai l'equilibrio in favore dei rossoneri. Anche considerando che dall'altra parte vi saranno un adattato Jude Bellingham e un Lucas Vazquez che ha vocazione più offensiva e non è certamente Carvajal. Segnare al Bernabeu sarebbe speciale e con i blancos non lo ha mai fatto. Da avversario e con la fascia da capitano del Milan darebbe più gusto.
 

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