Saltare l'uomo è diventato un tabù... Diatta, una "pista seria" per la svolta sugli esterni
"Anche il Milan è una pista seria: andrà dove potrà migliorare". Di chi stiamo parlando? Di Krépin Diatta, il cui entourage, intervenuto ai microfoni dell'agenzia APS, ha aperto con forza al Diavolo, entrato nel novero delle pretendenti del calciatore senegalese. Per poterne stilare un profilo bisogna tornare al gennaio del 2018, prima vera svolta della carriera del ragazzo: la dirigenza del Club Brugge, convinta da quanto mostrato col Sarsborg in Norvegia, decide di tesserare l'allora diciottenne Diatta per 2 milioni di euro (nel 2017 era stato pagato 50.000 euro dai norvegesi). Un importante primo salto in avanti nella carriera di questo talentuoso attaccante.
IL BELGIO, IL SENEGAL E LA FINALE A IL CAIRO - Dopo aver accumulato otto presenze in campionato nella prima parte del 2018, Diatta subisce un grave infortunio durante uno scontro di gioco in Supercoppa contro lo Standard Liegi. E' il 22 luglio e il giovane africano rimedia una commozione cerebrale e la frattura del polso: un guaio serio che lo terrà fuori oltre un mese, condizionandone l'avvio di stagione. Nonostante l'intoppo il classe '99 non demorde, ritrovando il campo e segnando il primo gol, il 30 ottobre ai danni dell'Oostende. La continuità arriva a partire da gennaio 2019: da quel momento giocherà tutte le diciannove gare residue della stagione, diciassette delle quali da titolare, realizzando anche quattro reti (tre delle quali in tre partite consecutive a febbraio). Questo exploit lo porta ad esordire con la Nazionale maggiore a marzo e, con sole due presenze, viene subito convocato per la Coppa d'Africa in Egitto. Ad appena vent'anni il nativo di Dakar gioca tutte le sette gare della competizione fino alla finale, bagnando con gol il debutto con la Tanzania. Il Senegal si arrenderà soltanto in finale contro l'Algeria di Bennacer. Il 2019/20 parte con le migliori premesse e Diatta non manca l'appuntamento: 34 presenze complessive, cinque delle quali nei gironi di Champions dove segnerà anche al Galatasaray, centro che si unirà ai sei segnati in campionato e a quello in coppa nazionale.
VELOCITA' E TECNICA - Che tipo di giocatore è Diatta? Partiamo da un presupposto: il senegalese ha giocato in quasi tutti i ruoli tra centrocampo ed attacco, non per difficoltà nel collocarlo ma per un'adattabilità incredile dovuta anche alla sua capacità di calciare perfettamente con entrambi i piedi. Diatta è destro ma se la cava alla grande anche col sinistro, di conseguenza è stato utilizzato su entrambe le fasce con ottimi risultati. La sua caratteristica migliore tuttavia è la rapidità, di gamba e di testa: le sue accelerazioni sono incredibili, non solo a campo aperto. Il numero 11 del Club Brugge riesce infatti a districarsi tra più avversari, saltarli anche nello stretto per poi crossare o calciare in porta. Non è altissimo, un metro e 75 centimetri, ma la sua tecnica gli permette di avere spesso la meglio sugli avversari, regalando anche qualche giocata di prestigio. Si tratta ovviamente di un giocatore in divenire, ancora da testare in un top campionato, però le premesse sono assolutamente incoraggianti.
CIO' CHE MANCA AL MILAN - Il Belgio è stato il primo campionato europeo a chiudere i battenti a causa dell'emergenza Coronavirus, Diatta si è ritrovato campione per quella che verosimilmente sarà la sua ultima stagione in Pro League. Come annunciato dal suo agente, l'attaccante senegalese lascerà con ogni probabilità il Brugge, alla ricerca di una nuova esperienza per compiere un ulteriore step per la sua carriera. Perché il Milan? Da anni il club rossonero non dispone di un esterno capace di saltare l'uomo con facilità, un limite enorme se pensiamo che il 4-3-3 (e le sue varianti) permangono da quasi una decade. Su Diatta ci sono anche Hertha Berlino e Watford, tuttavia appare chiaro che i rossoneri godano di un appeal immensamente superiore. Il fatto che non sia ancora conosciutissimo potrebbe giocare a favore dei rossoneri in sede di trattativa: per convincere i belgi serviranno circa 20 milioni di euro, cifra importante ma ai limiti dell'irrisorio se pensiamo alle sconfinate potenzialità di questo ragazzo, le cui doti sarebbero perfette per il calcio sprint di Ralf Rangnick.