Robinho in bilico: alle sue spalle aleggia un fantasma marchigiano
Per Robinho, quello di lunedì, sarà un raduno decisamente particolare. Il verdeoro, come prima cosa, non troverà a Milanello i suoi compagni brasiliani, convocati da Menezes per la Nazionale Olimpica. Ma c'è di più: tra i cinque attaccanti rossoneri, ad oggi, è proprio l'ex Santos ad essere quello più "pericolante". Galliani ha negato l'esistenza di offerte per il ventottenne di São Vicente, ma l'interessamento del Milan per Destro farebbe presagire il contrario. Per un eventuale approdo in rossonero del ventunenne di Ascoli, come ci insegna l'A.D., una delle punte a disposizione di Allegri dovrebbe obbligatoriamente partire. In questo senso tutte le strade portano a Robinho, su cui si sarebbe inserito il Malaga nelle scorse settimane. Il "cambio" con Destro forse non premierebbe il Milan nell'immediato, ma diminiuirebbe i costi di ingaggio e renderebbe più bilanciato il reparto offensivo: il tecnico toscano, ora come ora, può contare su una prima punta (Ibrahimovic) e quattro seconde punte (Cassano, El Shaarawy, Pato e appunto Robinho). Il Papero potrebbe anche giostrare come centravanti, ma i suoi continui problemi fisici non lo rendono una risorsa di sicuro affidamento: da qui sembra essere nata l'idea di portare il giovane marchigiano in rossonero, nonostante la folta e forte concorrenza di Inter, Juventus e Roma. Intanto Robinho si trova in bilico tra un addio ed una possibile permanenza: tra tre giorni sarà l'unico attaccante disponibile insieme ad El Shaarawy e, probabilmente, parlerà con la società per avere delucidazioni sulla sua posizione. Non è da escludere anche un possibile "spalmamento" dell'ingaggio, andando quindi a dilazionare i 6 milioni netti annui attualmente percepiti: il contratto dell'ex City potrebbe essere allungato di un anno, passando a 4 milioni a stagione. In quest'ultimo caso, inevitabilmente, l'ipotesi Destro rimarrebbe soltanto una suggestione estiva.