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Rivede inglese e torna grande: senza Thiago servirà questo Mexes

di Matteo Calcagni

Nella giornata monopolizzata (a dovere) dalla possibile cessione di Thiago Silva al PSG, abbiamo assistito all'esordio Europeo di Philippe Mexes. Il difensore transalpino, al centro delle polemiche in Patria per colpa dei chili di troppo, ha guidato da capitano la sua Nazionale contro l'Inghilterra di Roy Hodgson. Dall'ex giallorosso, che aveva chiuso la stagione in flessione (anche a causa dell'effetto boomerang dell'infortunio al ginocchio), si attendeva un primo riscatto con la maglia della Francia. Il c.t. Laurent Blanc, che aveva difeso Mexes in settimana sempre per i discorsi legati al peso, lo ha scherato in coppia con Rami, con il chiaro obiettivo di contenere, e se possibile annullare, le sortite di Young e Welbeck. Compito perfettamente riuscito, dato che il trentenne di Tolosa, per tutti i novanta minuti, non ha sbagliato praticamente nulla: attento in marcatura e negli anticipi, preciso a gestire il pallone avviando l'azione. Abbiamo rivisto a tratti il miglior Mexes della passata stagione, quando consolidò per diverse settimane la retroguardia milanista: il top, parlando di rossonero, fu raggiunto proprio contro una squadra inglese, a Londra contro l'Arsenal. Il compagno che lo affiancò in quella temibile serata, rischia però di diventare un avversario: è inevitabile che, se il trasferimento di Thiago fosse confermato, la retroguardia milanista dovrà necessariamente affidarsi all'esperienza e alle qualità di Philippe Mexes. Perso Nesta e ceduto il brasiliano, il centrale francese sarebbe ulteriormente responsabilizzato, in attesa di capire chi, oltre a Bonera e Yepes, lo supporterà nella prossima annata.


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