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Ritorno col botto: una Boa per il Milan...

di Antonio Vitiello

Quanto è mancato Boateng al Milan? Forse è stato lui l’uomo in meno di questa squadra, il giocatore che l’anno scorso ha fatto la differenza. La manovra dei rossoneri è sempre troppo lenta, come capita ormai da 5-6 gare a questa parte. Dopo la sfida con il Barcellona in casa gli uomini di Allegri hanno rallentato clamorosamente il ritmo e forse si è spenta anche la lampadina. Le idee scarseggiano e solo in casi sporadici gli undici in campo arrivano dalle parti del portiere avversario. E’ capitato con la Fiorentina, con il Chievo, Bologna e oggi con il Genoa. Ancora un volta la formazione di Allegri, a tratti irriconoscibile, si salva nel finale grazie ad una prodezza del singolo, oggi di Boateng, entrato nella ripresa per cercare di sbloccare il match. Il Genoa per poco non sgambetta i rossoneri e tiene duro fino all’85esimo con un uomo in meno per l’espulsione di Jankovic. I rossoneri restano in scia della Juve ancora a tre punti di distanza e a 4 giornate dalla fine.

TRA IL SONNO E LA NOIA - Subito un cambio tattico decisivo per De Canio che schiera dal primo minuto Gisueppe Sculli come terzino destro, Allegri invece lascia ancora Gattuso in panchina a favore di Muntari, in attacco Ibra ed El Shaarawy. Mezz’ora di noia e sbadigli, poi il primo guizzo della gara con Emanuelson che sguscia sulla fascia sinistra, El Shaarawy controlla bene, salta il diretto avversario e calcia in porta, Moretti salva poi Ibra commette fallo su Granqvist. Il Genoa controlla senza soffrire troppo, il Milan prosegue con il solito gioco lento e prevedibile, caratterizzato da tanti errori in fase di possesso. Al 45esimo la squadra di casa esce dal campo tra i fischi del pubblico di fede rossonera.

I CAMBI VINCENTI - Allegri nella ripresa cambia subito due uomini per dare freschezza all’attacco proponendo Boateng e Cassano al posto di Van Bommel ed El Shaarawy, con Emanuelson che si sposta a fare la mezz’ala sinistra., ed è proprio l’olandese a provare dal limite dell’area al 15esimo su sponda di Ibra, il tiro pericoloso viene deviato in angolo. Al 27esimo Jankovic commette fallo da dietro su Abate ma era già ammonito, il genoano lascia il campo in anticipo. Il Milan nell’azione della punizione arriva a tirare in porta con Mario Yepes, para Frey d’istinto con i piedi. Al 31esimo è Antonio Cassano ad andare vicino al vantaggio con un bel tiro a giro, la sfera sfiora l’incrocio e si spegne sul fondo. A furia di spingere sull’acceleratore il Milan trova la via del gol a cinque minuti dalla fine con Kevin Prince Boateng. Cross dalla sinistra di Emanuelson, il ghanese controlla all’altezza dell’area piccola e batte Frey con un potente destro ravvicinato. I quasi 50 mila si San Siro esplodono con un urlo liberatorio. Tre punti che permettono ai rossoneri di rimanere in scia della Juventus e provare ancora ad insidiarla quando mancano 4 gare alla fine del campionato.


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