Rischiare è la miglior precauzione
C'è un comune denominatore tra le ultime tre gare del Milan: con Napoli, Juventus e Udinese, sistematicamente, i rossoneri hanno regalato il primo tempo, senza creare nessun pericolo alla porta avversaria. In Friuli, grazie all'ingresso di Maxi Lopez e ad uno spirito più battagliero, il Diavolo è riuscito a vincere in rimonta, rimediando ad una prima frazione di gara altamente insufficiente. Perchè questa differenza? Contano solo le motivazioni e la grinta? Sono importanti, a volte fondamentali, ma non sono l'unico fattore per spiegare questa "muta" repentina: le scelte di formazione condizionano enormemente l'approccio iniziale della squadra. Eppure, osservando le probabili decisioni di Allegri, rischiamo di ritrovarci a parlare degli stessi errori delle ultime sfide: Seedorf e Robinho, i peggiori in campo a Udine, sembrano aver vinto il ballottaggio con Emanuelson ed El Shaarawy. Il venticinquenne olandese contro i bianconeri si è dimostrato prezioso nelle ripartenze, dando il là ad entrambe le azioni dei gol rossoneri: splendido il lancio a Maxi Lopez sulla rete dell'1-2, ma siccome l'ha fornito Urby è passato leggermente in sordina. Il Faraone ha propiziato la prima segnatura e realizzato magistralmente la seconda, mostrando una condizione altamente superiore a quella del compagno di reparto brasiliano. Poco convincente anche la scelta di Abbiati: perchè recuperarlo in fretta e furia quando Amelia si è dimostrato più che affidabile? Il Milan avrà di fronte l'Arsenal, una squadra che ha sempre fatto della freschezza e della gioventù il suo marchio di fabbrica: elementi magari non vincenti, ma che nel 2008 hanno già strapazzato i rossoneri campioni d'Europa. A volte rischiare è la miglior precauzione, soprattutto quando il "nuovo che avanza" si dimostra più che affidabile.