Riccardo Sottil, un vice per Rafa. Tanta garra ma l'upgrade dev'essere il gol
L'ultimissimo colpo della finestra invernale di calciomercato messo a segno dal Milan è stato l'arrivo in prestito con diritto di riscatto dell'esterno offensivo Riccardo Sottil, classe 1999 in forza alla Fiorentina. Un rinforzo che il club rossonero, stando alle parole di Ibrahimovic in conferenza stampa, ha chiuso un minuto e mezzo prima del gong finale. Ma che giocatore è Riccardo Sottil? E soprattutto cosa porterà al Milan?
Figlio d'arte
Quando si pensa a Riccardo Sottil automaticamente si pensa alla sua condizione di figlio d'arte: il papà è Andrea Sottil, ex difensore di Serie A e oggi allenatore a livelli buoni. Il figlio però si sta facendo un nome tutto suo e l'acquisto da parte del Milan lo dimostra. Il classe 1999 è cresciuto fino a 16 anni tra Genoa e Torino prima di passare al settore giovanile della Fiorentina dove è maturato come calciatore e dove era ritenuto un grande talento del calcio italiano. Dopo un prestito al Pescara di sei mesi e una prima stagione in Viola, il primo salto di qualità lo compie nell'anno a Cagliari: a 21 anni fa 4 gol e 2 assist in 24 partite in Serie A. Un rendimento che convince i sardi a esercitare il riscatto ma soprattutto la Fiorentina a controriscattarlo: così torna sulle rive dell'Arno e diventa un pupillo di Vincenzo Italiano. Negli anni dalle formazioni camaleontiche del tecnico siciliano spesso trova spazio e, considerando anche questi sei mesi di Palladino, oggi saluta la Viola dopo quattro stagioni e mezzo con 138 presenze e 15 gol.
Obiettivo gol
Le sue caratteristiche tecniche sono abbastanza definite: Sottil è un destro molto rapido che gioca a sinistra e che ama il dribbling. Queste sue peculiarità lo accomunano come tipologia di calciatore a Rafael Leao di cui al Milan, sulla carta, arriva per esserne la prima alternativa. A livello di atteggiamento si fa apprezzare molto per il suo agonismo che talvolta lo porta anche un po' oltre i limiti, anche con i compagni: nel secondo giorno di ritiro estivo 2022 a Moena con la Fiorentina litigò con Nico Gonzalez. Tutto però rimane in campo, come lui stesso aveva precisato: "Agonismo c’è in tutte le squadre di calcio, queste cose succedono da quando è stato inventato il calcio, ne succederanno ancora tante: sono cose normali quando c’è agonismo". Il vero tallone d'Achille, in controtendenza rispetto a quanto fatto vedere a livello giovanile, è il feeling con il gol: spesso arriva a creare situazioni pericolose ma non è abile a concretizzare. I soli 20 gol in 174 partite da professionista sono un chiarissimo dato che però già quest'anno è in miglioramento se si considera che ha segnato 5 gol. Certamente passare dall'Okafor fuori giri visto quest'anno a un giocatore pimpante e volenteroso come Sottil può essere sulla carta positivo per Conceicao. Una red flag potrebbero essere anche gli infortuni: 12 nelle ultime cinque stagioni, nessuno quest'anno. Dal 2020/2021 a oggi ha saltato un totale di 68 partite.