Repubblica - Clamoroso Milan, ci sarebbe un pre accordo con un gruppo thailandese per la cessione graduale del club: i dettagli
Apertura choc delle pagine dello sport de “La Repubblica” stamane in edicola. Secondo il quotidiano, Silvio Berlusconi avrebbe firmato un pre accordo con un importante magnate thailandese per la cessione del 30% delle quote del club milanista per un valore di 300 milioni di euro. Ma non sarebbe finita qui. Pare, infatti, che questo eventuale ingresso “soft” sia solo il preludio all’acquisizione, in un secondo momento, del pacchetto di maggioranza della società. Uno scenario, quello descritto da Repubblica, che potrebbe portare a nuovi e clamorosi sviluppi nel caso in cui dovesse concretizzarsi visto che si parla di un affare da oltre 1 miliardo di euro.
GARANZIE BANCARIE - A far da garante di questo investimento, ci sarebbe un’importantissima banca d’affari a livello mondiale. L’acquisizione del pacchetto di maggioranza del Milan avverrebbe nel giro di un triennio quando ai 300 milioni versati per il 30% verrebbe aggiunta la cifra necessaria per entrare in possesso del controllo e della maggioranza della società, senza che Berlusconi possa opporre, eventualmente, resistenza. Il pre accordo, inoltre, prevede un diritto di esclusiva per l’acquisto della maggioranza, il che mette questa potenziale offerta – se confermata – in pole position rispetto alle altre.
INCONTRO DECISIVO - L’accelerata finale dovrebbe avvenire nel corso della prossima settimana quando i thailandesi si presenteranno in Italia per discutere le modalità di acquisto delle quote azionarie e, soprattutto, per valutarle economicamente. Berlusconi, al momento della firma del presunto pre accordo, lo avrebbe fatto dopo essersi convinto a mettere da parte i sentimenti. L’eventuale ingresso dei thailandesi permetterebbe al Milan di estinguere il debito da 256 milioni di euro con le banche.
CARICHE – Un ruolo importante, nella vicenda, potrebbero giocarlo i ruoli all’interno del club. Silvio Berlusconi, infatti, potrebbe rimanere presidente così come la figlia Barbara dovrebbe rimanere salda al timone della gestione dell’area marketing mentre sarebbe in discussione – sempre secondo Repubblica – la figura di Galliani. Non è da escludere che, nelle prossime ore, possa arrivare la smentita da parte di Fininvest a questi rumors.