Quando il Milan va in svantaggio...
Inutile recriminare su evidenti torti arbitrali, sulla sfortuna e sull'ecatombe di infortuni che ha colpito Milanello. Ieri, contro una Lazio rattoppata e mai pericolosa se non nel finale, era lecito e doveroso aspettarsi di più. E' arrivata l'ennesima sconfitta fotocopia, come se i rossoneri, con gare avviate al pareggio, siano attratti dalla famelica calamita degli zero punti. C'è da sottolineare un dato, decisamente allarmante, sul recupero di situazioni difficili durante la gestione Allegri. In un anno e mezzo, in più competizioni, il Milan ha ribaltato il risultato soltanto in tre occasioni: la Supercoppa con l'Inter, la trasferta di Lecce e la gara di Tim Cup con la Lazio. Non molto confortante anche il dato dei pareggi: i rossoneri, dopo essere andati in svantaggio, in questa stagione sono riusciti a recuperare solo quattro volte (Lazio e Udinese in casa, Barcellona e Bologna in trasferta). Un altro aspetto da non sottovalutare è quello degli scontri diretti contro le cosidette "grandi". Il Milan, dopo più di un girone intero, è riuscito a vincere soltanto con la Roma: contro le prime sei della classe, in sette gare disputate, il Diavolo ha totalizzato cinque miseri punti (una vittoria, due pareggi e quattro sconfitte). Numeri allarmanti che non si sposano ad una squadra che, nelle sue ambizioni, vorrebbe vincere il campionato e lottare fino all'ultimo in Champions League. Questo mese, in tutta la sua pazzia calendaristica (quattro scontri diretti su cinque sfide in campionato), emetterà una sentenza più o meno inequivocabile: o il Milan volterà pagina, incominciando a vincere anche gare complicate, oppure i sogni di gloria (oltre allo scudetto) dovranno essere mestamente riposti nel cassetto.