Qualità, fantasia e piedi buoni: un Diamanti per il Milan di Allegri
Nell’ultimo campionato, da quando Allegri ha deciso di schierare con continuità il Milan con il 4-3-3, i rossoneri hanno trovato l’assetto tattico giusto e da lì è iniziata la rimonta che li ha portati a raggiungere il terzo posto. Ma nella prossima stagione si cambierà nuovamente modulo: oltre alle due punte, la squadra milanista avrà infatti il trequartista come qualche anno fa. Adriano Galliani ha spiegato ieri che è stato l’acquisto di Riccardo Saponara che ha portato a questo cambiamento: “Il cambio di modulo è una evoluzione naturale dettata dall'acquisto di Saponara". Al momento, il Milan ha già due trequartisti, cioè Saponara e Boateng, ma se il ghanese dovesse andare via o se Allegri si deciderà di schierarlo definitivamente a centrocampo, allora il club di via Turati tornerà sul mercato. Il nome che in questo momento viene accostato con maggiore insistenza ai rossoneri è quello di Alessandro Diamanti: il giocatore del Bologna, classe 1983, piace molto al Milan, come ha ammesso ieri Galliani dopo aver ritirato il Master sullo sport. Il fantasista di Prato, che in Italia ha vestito anche le maglie di Brescia e Livorno, sembra aver raggiunto nelle ultime stagioni la definitiva maturazione, tanto da essere il leader indiscusso del Bologna ed è stabile nel giro della Nazionale di Cesare Prandelli. Diamanti sta dimostrando di poter far parte di un club importante come il Milan e la squadra rossonera ha bisogno di un giocatore così da mettere dietro le punte. Oltre alla sua grande qualità e fantasia, il trequartista rossoblu è inoltre molto bravo anche sui calci piazzati: in particolare, Diamanti permetterebbe al Milan di avere finalmente un giocatore in grado di battere nel migliore dei modi i calci d’angolo, vero tallone d’Achille della scorsa stagione. Non sarà facile però arrivare a Diamanti, anche perché la concorrenza è tanta: Juventus e Lazio seguono infatti con grande interesse il giocatore, che a Milanello potrebbe ricomporre con El Shaarawy e Balotelli il tridente dell’Italia di Prandelli.