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Provarci fino alla fine

di Matteo Calcagni

Più che esperti e luminari del settore, vista la situazione, il Milan farebbe meglio a consultare stregoni e sciamani. Alexandre Pato è di nuovo ai box: due piccole ricadute, negli spezzoni contro Arsenal e Juventus, hanno nuovamente bloccato il Papero, la cui mole di infortuni (nell'ultimo biennio) ha ampiamente superato la decina. Ma c'è qualcosa di più preoccupante: mentre nelle precedenti stagioni, nonostante i guai fisici, il brasiliano riusciva comunque a risultare decisivo, quest'anno le cose sono cambiate totalmente. Pato non incide più sulle partite come un tempo, non riesce a trovare il gol e anche le conclusioni stanno diminuendo sensibilmente. Un momento sicuramente non facile, reso ancora più complicato dai persistenti problemi muscolari: problemi che si sono sempre manifestati sul terreno di San Siro, tranne il trauma alla spalla, però figlio di una forte contusione, nella trasferta di Udine dello scorso maggio. Le informazioni che giungono da Milanello, seppur non nefaste, fanno intendere che l'ex Internacional sarà quasi certamente indisponibile per la trasferta di Palermo. Considerando il buon vantaggio accumulato con l'Arsenal all'andata, dunque, è probabile che Pato venga tenuto precauzionalmente a riposo almeno fino alla sfida interna contro il Lecce. Oltre a curare le lesioni alle fibre muscolari, è altresì evidente che il ragazzo deve ritrovare la fiducia ormai smarrita. I giornali, dopo la cessione sfumata per un soffio a gennaio, parlano di un probabile addio in estate, a meno che in questi tre mesi le carte si ribaltino totalmente. E' anche vero che la situazione fisica del calciatore non si sposa alla perfezione con un'eventuale cessione. Il suo valore di mercato potrebbe sensibilmente abbassarsi, e quei 28 milioni più bonus (35 in totale), offerti qualche settimana or sono dal PSG, rischiano di diventare soltanto uno sbiadito ricordo. La speranza è che Alexandre riesca, grazie alle sue qualità, ad uscire da questo infido guado, ritrovandosi sia a livello fisico che prestazionale: a gennaio il Milan ha fatto una scelta, decidendo di continuare il rapporto con il suo giovane attaccante; ora è inevitabile sperare e soprattutto tentare un recupero, almeno fino al termine di questa stagione.


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