Primo giorno da guida
I rossoneri si affacciano ad una trasferta pericolosa ed impervia, contro un'avversaria affamata di punti e storicamente ostica. Il Friuli la scorsa stagione rappresentò la svolta, per un Milan in emergenza e in crisi di risultati. Situazione diversa quell'attuale, dove a barcollare, oltre che la classifica, è la panchina dell'allenatore. Allegri ritorna ad Udine dove lui stesso lavorò come assistente di Galeone, conoscendo alcuni giocatori che poi avrebbe portato a Milano: Muntari e Zapata. Proprio quest'ultimo, finora desaparecido in rossonero, sarà titolare in coppia con Philippe Mexes. Il colombiano, ventisei anni da compiere il 30 settembre, si plasmò proprio sul palcoscenico friulano, tanto che il suo cartellino toccò cifre vertiginose. Dopo essere stato accostato a lungo alle squadre di Serie A, la sua occasione arrivò lo scorso anno con la cessione al Villareal. L'esperienza fu negativa sotto ogni aspetto, in quanto il centrale si dovette adattare ad una nuova realtà in un momento assolutamente catastrofico per il club spagnolo. Dopo un'amara retrocessione, Zapata ha accolto al volo un'altra chance, trasferendosi al Milan in prestito con diritto di riscatto. Arrivare come "sostituto" di Thiago Silva sarebbe difficile per chiunque, ma il colombiano non è sembrato preoccuparsene più di tanto, desideroso di ritrovare il brio e i livelli di Udine. Nonostante i buoni propositi e le qualità cetamente non smarrite, il centrale nativo di Padilla non ha ancora debuttato in gare ufficiali con la maglia rossonera. Dopo tre gare di campionato ed una di Champions League, coincise con una vittoria, un pareggio e due sconfitte, Allegri si è deciso a farlo esordire proprio in quella Udine che l'ha lanciato. Sarà dunque Zapata, in una gara chiave e su un campo a lui familiare, a fare da "guida" ai rossoneri: il Friuli potrebbe diventare un passaggio fondamentale sia per la stagione del Milan che per quella del difensore colombiano.