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Prima o poi doveva accadere, un maglione che va stretto

di Francesco Specchia

Aprire l'armadio e guardare quel vecchio maglioni tanto caro, ricco di ricordi, quante serata tra amici indossando quel capo d'abbigliamento. Con gli occhi lucidi lo scegliamo saltuariamente, più per affetto che per tendenza. Ora non va più di moda, non è cool, non fa tendenza, il suo tempo è passato. Quel maglione ha un nome e un cognome, Filippo Inzaghi. Un rinnovo arrivato lo scorso anno, una carriera passata ad elettrizzarsi alla costante ricerca di un pallone smarrito all'interno delle aree di rigore. Quell'arzillo 38enne non inserito nella prima lista Champions tra lo scalpore di addetti ai lavori e dello stesso SuperPippo, ha fino ad oggi collezionato uno score imbarazzante. Seduto in panchina al freddo, spesso in tribuna accanto a coetanei che pagano per vedere lo spettacolo offerto dal Milan, uno spettacolo che ha cambiato i protagonisti. Prendere coscienza di questo è spesso difficile, realtà severa che ti mette di fronte alla carta d'identità. Quest'anno il numero 9 dei numeri 9 ha collezionato tre presenze in tutta la stagione, totalizzando 'addirittura' 28 minuti. Ventotto minuti. Subentrato all'85esimo di Milan-Udinese, all'81esimo di Milan-Cesena e al 79esimo di Milan-Catania. Neanche un primavera… Con questo minutaggio potrebbe scendere in campo fino a 52 anni. 28 minuti in una stagione sono briciole per un cannibale a digiuno da tre anni. Il sempreverde Inzaghi, la magia del calcio ha paradossalmente collezionato più minuti con la formazione Primavera dove il 12 novembre scorso ha aiutato i ragazzi di Dolcetti per 90 minuti nella sfida di campionato contro l'Hellas Verona vinta per 2 a 0. 21 primavera in campo contro le sue 38 primavere. Fino ad oggi, tante, troppe tribune. Aprendo quel cassetto di quell'armadio si rimane un attimo in piedi ad osservare e ricordare quante esperienze porta con sé quel maglione, "quante ne abbiamo passate insieme", viene da pensare. Mai vorremmo buttarlo, mai. Gli anni trascorrono e l'armadio diventa sempre più colmo di capi d'abbigliamento. Non c'è più spazio per quel maglione, il più bello che avevamo, ora che siamo cresciuti, va stretto...


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