"Pioli is on fire", ma il tecnico predica calma: il Milan deve ancora finire il suo lavoro
"Il lavoro non è ancora finito": è questo il concetto che continua a ripetere Stefano Pioli anche dopo l'importantissima vittoria di ieri del suo Milan contro l'Atalanta. Ai rossoneri manca ancora un punto per raggiungere il sogno scudetto, quindi servirà massima concentrazione in vista dell'ultimo match di campionato di domenica contro il Sassuolo.
L'INTERVISTA DI KOBE - Dopo il triplice fischio finale dell'arbitro Orsato, Pioli si è scatenato sotto le note di "Pioli is on fire", ormai diventato un tormentone quando gioca il Diavolo: "E’ difficile descrivere le emozioni che ci hanno trasmesso i tifosi, era giusto salutarli per bene" ha dichiarato il tecnico rossonero come riporta stamattina Tuttosport. Il lavoro però non è ancora finito, proprio come disse una volta anche Kobe Bryant: "Ai ragazzi ho fatto vedere un'intervista di Kobe Bryant in cui diceva che, nonostante il 2-0 in una finale NBA, il lavoro non era ancora finito. E lo stesso vale per noi, abbiamo fatto tanto, ma non ancora tutto".
ATTEGGIAMENTO GIUSTO - Per vincere il tricolore manca un solo punto, ma guai a dare per scontata la sfida di Reggio Emilia oppure a scendere in campo per il pareggio: servirà l'atteggiamento giusto, cioè quello che si è visto nelle ultime partite del Milan. E già ieri sera Pioli ha voluto mettere in guardia i suoi: "Il primo giorno che sono arrivato non credevo di poter lottare un giorno per lo scudetto, ma c'era voglia di lavorare. A inizio stagione dicevo che il nostro obiettivo era superare i 79 punti dell'anno scorso: sapevo che migliorando quel risultato, poteva succedere altro. Detto ciò non dobbiamo fare l'errore di pensare che sia finita, perché il Sassuolo ha giocatori offensivi incredibili".