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Pioli al NY TImes: "La storia del Milan in Champions ci dà forza, questo club sa essere protagonista"

di Manuel Del Vecchio

In vista dello storico Derby in Semifinale di Champions League, doppio confronto il 10 ed il 16 maggio, mister Stefano Pioli è stato intervistato dal New York Times. Queste le sue dichiarazioni:

La pressione della storia del Milan nelle gare di Champions League: "Non è arrivata come un qualcosa di pesante, ma più come una forza. La pressione della storia del club ci ha fato più fiducia, forza, più convinzione. Il DNA esiste, questo club è abituato a questi momenti, a queste emozioni. Sa essere protagonista".

Questo però è un Milan diverso da quello del passato: "Questo Milan che ha vinto lo scudetto lo scorso anno è stata la squadra più giovane della storia a farlo. Un club deve avere un progetto. Il nostro era molto chiaro: investire in giocatori giovani e di talento, per poi dar loro il tempo di crescere". 

Giovani, ma non solo: "Il club è stato intelligente nel fare in modo che ci fosse un mix (con dei giocatori esperti, ndr). È per questo che siamo riusciti a ottenere risultati così buoni in così poco tempo. A volte un allenatore può dire qualcosa e questo ha un impatto. Ma a volte anche un compagno di squadra, un campione, aiuta. Tutto viene fatto con lo stesso obiettivo".

Le difficoltà del calcio italiano rispetto a quello inglese: "Bisogna essere innovativi. Con le idee, con la qualità del lavoro. La Serie A è sottovalutata: ci sono molte idee diverse, stili diversi, molti confronti con squadre e allenatori che hanno sistemi di gioco diversi o che interpretano le partite in modo differente. Questo ha portato ad una conoscenza data dalla varietà di sfide che si trovano a livello nazionale, che fanno sì che si possa essere preparati a tutto quello che succederà in Europa. Il calcio italiano ha sofferto per alcuni anni, ma ora è pronto per tornare protagonista".
  
  
 


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