Pioli a Sky: "A livello tecnico si doveva fare meglio. Rangnick? Non mi sento una vittima sacrificale, oroglioso di allenare il Milan"
Stefano Pioli è stato intervistato da Sky Sport nel postpartita di SPAL-Milan.
Sulla gara: "E' stato un passo indietro nel risultato, volevamo vincere, l'avevamo cominciata bene. Purtroppo alla prima palla inattiva abbiamo concesso gol, abbiamo concesso solo tre tiri in porta... Ma c'era ancora tutto il tempo, siamo stati poco concreti e lucidi negli ultimi 16 metri".
Sulla prestazione: "La partita l'abbiamo approcciata bene, abbiamo comandato la partita, ci voleva più attenzione. Abbiamo avuto una reazione di orgoglio ma a livello tecnico si doveva fare molto meglio".
Su Leao e Ibra: "E' entrato due volte, ha segnato due gol, sta diventando più determinante. Anche il rientro di Ibra è importante, anche se è lontano dalla migliore condizione, dovrà trovarla giocando".
Su Lazio, Juve e Napoli: "Ci aspettano tre partite difficili ma anche molto stimolanti, dobbiamo recuperare energie e farci trovare pronti, abbiamo le qualità per tener testa a queste squadre".
Sul settimo posto: "Spero che a fine anno la nostra posizione possa essere migliore del settimo posto, Napoli e Roma non sono lontanissime, abbiamo l'obiettivo di migliorare la classifica. Ancora qualche limite ci impedisce di vincere qualche partita che dovremmo vincere. Adesso pensiamo alle prossime partite e speriamo di provare a raggiungere le altre squadre e valere più del settimo posto. Oggi potevamo vincere, ora avremo gare difficili ma stimolanti".
Sulle voci su Rangnick: "Sto lavorando con passione e professionalità, amo questi giocatori, mi stanno dando tanto, non ho il pensiero e l'ombra di un altro allenatore, sarà quello che sarà. Ci sono ancora tante partite, a Milanello sto benissimo, stiamo lavorando bene. Le scelte si faranno alla fine, non sono ansioso e non mi sento una vittima sacrificale, sono oroglioso di allenare questi giocatori".
Su Paquetà: "Secondo me ha fatto una buona partita, da lui mi aspetto qualche giocata più determinante, è un giocatore di qualità. Oggi ha tirato in porta quattro o cinque volte, a volte è stato sfortunato con le deviazione, a volte è stato poco preciso. Deve lavorare per migliorare per diventare un giocatore che fa vincere le partite".
Sull'approccio: "La partita l'abbiamo fatta tutta, l'abbiamo fatta tutta noi, abbiamo commesso due disattenzioni. Se avessimo sfruttato subito le occasioni sarebbe andata diversamente. Non abbiamo avuto la qualità tecnica per vincere una partita del genere".