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Piatto forte e minestra riscaldata

di Francesco Somma

Ci sono nomi che scaldano il cuore, ed altri che non ci riescono. Poi ci sono quelli che più di un certo tepore non riescono a provocare. Se quello di Carlitos Tevez è senza dubbio il nome più bollente tra quelli accostati al Milan, Maxi Lopez è l’attaccante tiepido, o meglio riscaldato, visto che il tira e molla (più molla che tira) con il Catania va in scena ufficialmente dall’inizio del mercato di riparazione, effettivamente da diversi mesi. Da solo, Maxi Lopez non riesce a dare fuoco alle polveri dell’entusiasmo rossonero, non per demeriti tecnici o atletici – se una trattativa di questo tipo fosse stata portata a termine un anno fa l’attesa sarebbe stata differente – bensì per il momento che vive l’attaccante argentino. 4 reti in 15 partite ed uno stato di forma non esattamente da punta di diamante. Insomma un affare che da solo non ha un grande appeal, ma ne acquista parecchio in caso di raddoppiamento dell’albiceleste, se arriva insieme a Tevez. Tutto o quasi lascia intendere senza indugi che alla fine “Maxi Tevez” si farà: non si tratta di un altro argentino su cui il Milan sta lavorando, ma solamente il corpo unico e tutto argentino dell’ultimo colpo che il Milan si appresta a mettere a segno. Se non ore, sono giorni decisivi per il perfezionamento di entrambi gli affari: se per il biondo sono già sanciti numeri e cifre – 500.000 euro andranno subito al Catania per il prestito, 8 milioni arriveranno in Sicilia per il riscatto. Più articolata è, naturalmente, la questione legata all’Apache, il sogno di gennaio, il piatto più forte ed anche quello più caldo. Come tale, richiede pazienza…


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