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Per fermare Messi non serve il tasto pausa ma un Milan grande così...

di Francesco Specchia

34 partite consecutive europee in gol per il Barcellona. Il record si ferma alla Scala del calcio. Il Milan gioca con il cuore e dimostra al mondo che quel cuore batte forte. Il Barcellona non riesce a segnare a San Siro nonostante gli olre 600 gol messi a segno sotto la gestione Guardiola, il Diavolo non segna nonostante le occasioni più nitide siano capitate proprio sui piedi di Binho e Ibra.

LA GARA - Con gli occhi di fuoco. Tre minuti di ardore allo stato puro. Il Barcellona è benvenuto all'inferno. Due palle di fuoco nei primi 120 secondi, prima Boateng solo e ben posizionato spara contro un difensore poi ancora Binho che calcia altissimo a tre metri dalla linea bianca. Il Milan ha scelto: questa sera si attacca non si difende. Giù la maschera per guardare in faccia la squadra più forte del mondo. Linea e testa bella alta, almeno per quanto riguarda l'inizio della gara. Passano i minuti e il Barca si alza. Lo spettacolo è qui, la festa regala un rigore netto su Sanchez che anticipa Abbiati. L'arbitro non sanziona e il Diavolo può tirare il primo dei due sospiri di sollievo. Per attendere il secondo bisogna aspettare due minuti. Messi gol. Fermi tutti, è fuorigioco. I rossoneri non vogliono fare le vittime sacrificali e creano la terza palla gol nitida del match. E siamo solo al 20esimo. Clarence Seedorf apre le acque e vede ciò che noi umani non avremmo mai immaginato, il pertugio invisibile. Ibra ringrazia, Valdes anche. Lo svedese spreca solo davanti all'ex compagno blaugrana. L'equilibrio sopra la follia. Abbiati osserva irretito gli "uno-due" che gli spagnoli propongono a soli 16 metri di distanza. Xavi si libera e lascia partire un destro che il portierone disinnesca. L'altalena corre troppo veloce, come Sanchez in contropiede al 35esimo. Antonini riesce nell'impresa di recuperare l'ex Udinese con una scivolata che ha del miracoloso. I battiti cardiaci aumentano, il tempo scorre. Tik tok, non è il rumore del cronometro ma sono i passaggi del Barcellona. I blaugrana giocano corto, i rossoneri lanciano lungo, la musica prodotta dalla fisarmonica è una tempesta di occasioni che piovono un pò qua e un pò più di la.

SECONDA FRAZIONE - La ripresa parte a ritmi più compassati rispetto al pirotecnico primo tempo. Ad alzare i giri ci pensa il solito Messi che al 57esimo parte palla al piede e svernicia chiunque provi a fermarlo, Nesta non ci sta, abbassa la sbarra  e Messi è per terra. Che lampo nella notte. Al 62esimo esce Boateng per Emanuelson che dopo 30 secondi ha subito una ghiotta palla gol. L'olandese sbaglia lo stop, si rimane sullo 0-0. Nesta è costretto a uscire per crampi, la sua prestazione dev'essere un esempio per tutti gli amanti del calcio. Dare tutto per la maglia, fino allo stremo. 88esimo minuto, Abbiati si supera ancora una volta su Messi, la palla lemme lemme rotola nei pressi della linea di porta. Tallo assapora la terza rete in due spezzoni di partita in tutta la sua carriera in Champions… ma ancora una volta Antonini, per la seconda volta in questa partita si supera e salva il risultato. E' tutto aperto, per la qualificazione alla semifinale di Champions ora i rossoneri avranno a disposizione due risultati su tre.


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