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Pellegri, la chiamata dell'U21 è un certificato di garanzia: ora deve solo ritrovare fiducia e smalto

di Salvatore Trovato

La chiamata che non t’aspetti. O meglio, che Pietro Pellegri non si aspettava. Invece, a sorpresa, il commissario tecnico dell’Under 21, Paolo Nicolato, ha deciso di convocare anche il giovane attaccante del Milan per l’amichevole contro la Romania che gli azzurrini disputeranno la prossima settimana. Semplice attestato di stima? O forse è un modo per spronare il ragazzo dopo le ultime, difficili stagioni?

Questione di fiducia... da ritrovare
La chiamata del c.t. Nicolato è una chiara conferma: l’ambiente azzurro non ha parso di vista Pellegri, il cui talento non è mai stato messo in discussione. Il centravanti ha solo bisogno di ritrovare se stesso, di tornare a credere nelle sue potenzialità, che sono enormi. Certo, a giudicare dai tanti problemi fisici avuti negli ultimi anni (e in questi ultimi mesi a MIlanello), anche un pizzico di buona sorte non guasterebbe. Il Milan ha scommesso su di lui e non ha certo buttato la spugna.

Concorrenza dura da battere
Arriverà anche il suo momento. Emergere in una squadra che ha in rosa campioni del calibro di Ibrahimovic e Giroud non è semplice, ma Pellegri ha il talento giusto per risalire la china, sfruttando anche la vicinanza e i consigli dei due veterani. È solo questione di tempo, di meccanismi da oleare, di sicurezza da recuperare. Pietro ce la farà: il Milan ci crede, il c.t. Nicolato ci crede, così come l’intero movimento azzurro. Ora sta a lui ripagare la fiducia.


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