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Pazzini-Cassano: la differenza tra me e te

di Stefano Maraviglia

Giampaolo Pazzini è un centravanti puro, finalizzatore della manovra e magnifico interprete di quel gioco che gli addetti ai lavori definiscono fisico, Antonio Cassano è fantasia, guizzo e imprevedibilità. Il termine che meglio identifica i due? Opposti. La coppia che ha fatto sognare la Sampdoria qualche tempo fa, era formata da due giocatori diversi in tutto: per qualità tecnico-fisiche, caratteriali, atteggiamento in campo e fuori, perfino nella riuscita del debutto. A livello calcistico i giocatori si commentano da soli, poco c'è da aggiungere, mentre a livello comportamentale ci sarebbe molto di più da dire. Il barese è personaggio conosciuto in tutto l'ambiente sportivo, non solo a carattere nazionale, le vicende che puntualmente lo hanno visto protagonista sono note a tutti, tifosi e non. Altro discorso per il neo-rossonero, ragazzo mite che difficilmente eccede in atteggiamenti fuori dalle righe e che  anche nel "polemizzare", usa un tono pungente, ma pacato. Due poli opposti Pazzini e Cassano, accomunati dall'esordio da "panchinari" che li ha visti anche li lontani anni luce. L'ex rossonero protagonista con la sua Inter vittoriosa in trasferta, il bomber di Pescia invece, è passato inosservato nella sconfitta patita in casa, per mano della sua Samp. Seconda giornata di campionato e secondo atto del "Trova le differenze": Il milanista sigla una tripletta storica a Bologna che gli vale la testa della classifica capocannonieri, ma soprattutto, regala alla squadra tre punti d'oro, il nerazzurro invece, segna una fortunosa e inutile rete, nella sconfitta casalinga rimediata contro la sua ex Roma. Due giocatori davvero troppo diversi, accostati solo da una trattativa che per ora soddisfa entrambi, almeno apparentemente e mentre tutti continuano a parlarne.


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