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Paratici più di Tare, ma sale anche a D'Amico per il ruolo di direttore sportivo

di Lorenzo De Angelis

Il nuovo Milan dipenderà molto dalla scelta del direttore sportivo. La proprietà rossonera ha da tempo cominciato i casting, ma il recente viaggio in America di Giorgio Furlani è servito per ribadire la sua centralità in una scelta tanto delicata quanto cruciale per il futuro del club rossonero. 

Dopo il summit newyorkese con Gerry Cardinale, il plenipotenziario milanista ha attivato i contatti per riparlare con alcuni dei profili già esaminati dallo stesso proprietario rossonero e da Zlatan Ibrahimovic in quel di Londra una decina di giorni fa. Scrive Tuttosport che il Milan è davanti ad una scelta importante, che Furlani non ha alcuna intenzione di sbagliare anche perché, per l'appunto, questa darà una vera e propria direzione alla prossima stagione del Diavolo.  

I NOMI
Nel corso di queste settimane si è parlato tanto di Igli Tare, ma le sue quotazioni sarebbero in netto calo, anche perché l'idea Fabio Paratici stuzzicherebbe e non poco Giorgio Furlani. Tra l'albanese e l'italiano l'amministratore delegato del Milan sembrerebbe essere più orientato sul secondo, poiché si tratta di un direttore vincente e dai legami molto forti.

Tra Tare e Paratici sarebbe però spuntato un altro nome, quello di Tony D’Amico dell'Atalanta. Dirigente che viene da una lunga gavetta in quel di Verona, il classe 1980 è uno dei principali artefici degli incredibili risultati sportivi che la Dea starebbe ottenendo in questi anni.

Non è comunque da eliminare del tutto il nome di Tare, anche perché Furlani nei prossimi giorni con tutti, anche con profili stranieri, ma la sensazione che filtra è che la predisposizione generale sia più per un direttore italiano che sappia muoversi sotto tanti punti di vista, in primis quello linguistico visto che un ds preso da fuori avrebbe, almeno nei primi mesi, il problema della barriera linguistica. 


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