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Panoramica difensori centrali: dalla coppia titolare ai possibili partenti. Con il nodo Mexes e la speranza Albertazzi

di Riccardo Casali

Nell’impasse del panorama calcistico nazionale anche il mercato rossonero, come purtroppo accade da parecchie sessioni a questa parte, non sfugge alla logica del ''prima vendere e poi comprare''. Il ritorno di Rami in rossonero ha come conseguenza una sovrabbondanza nel reparto arretrato, soprattutto tra i difensori centrali. L'acquisto di Rami, fortemente voluto dallo stesso giocatore disposto a rinunciare a parecchi soldi pur di tornare a vestire la casacca rossonera, l'arrivo a parametro zero di Alex e il rientro alla base di Albertazzi  si sono aggiunti ai già presenti Zapata, Mexes, Bonera, Zaccardo. Sette difensori centrali per una stagione senza coppe europee. Troppi, decisamente troppi. Nelle prime indicazioni di Mister Inzaghi, e dagli allenamenti carpiti a Milanello, la coppia titolare sulla quale Super Pippo punterà la sua fiducia è quella formata dal brasiliano arrivato dal Psg, che si è portato con sé le annotazioni positive di Carletto Ancelotti, e dall’ex giocatore del Valencia, il quale è già integrato alla perfezione nell’ambiente Milan grazie ai 6 mesi appena trascorsi. Subito dietro nelle gerarchie del nuovo allenatore rossonero ci sono Bonera e Zapata. Il fido Daniele è uno dei pochi senatori rimasti tra le mura di Milanello, conosce l’ambiente e le dinamiche rossonere meglio di chiunque altro, è stato compagno di squadra per tanti anni di Inzaghi, è un giocatore di cui Pippo si fida ciecamente, utile in campo e soprattutto nello spogliatoio. Zapata è uno dei rossoneri, forse l’unica per la verità, uscito rilanciato dal Mondiale. Riscattato solo un anno fa dal Villarreal per 6 milioni, titolare con Allegri, panchinaro con Seedorf , tornato rivitalizzato dalla cura Pekerman è pronto a lottare per riprendersi la maglia titolare del Milan. Partirà solo di fronte ad un'offerta di 8 milioni, al momento non pervenuta. Questi quattro rappresentano le prime scelte, iniziali e per questo variabili visto che manca ancora più di un mese alla fine del mercato e la preparazione è solo nelle prime fasi, per il ruolo di difensore centrale. Albertazzi, Mexes e Zaccardo chi per un motivo, chi per l’altro non sono sicuri di rimanere a Casa Milan. Il 23enne di ritorno dal Verona è un ragazzo su cui la dirigenza rossonera ha scommesso fin dal principio. Nel lontano 2008, infatti, è stato acquistato dalla Primavera del Bologna per più di due milioni di euro, è stato un colosso della Primavera rossonera, ha girato tra Varese, Getafe e Verona per farsi le ossa e adesso è tornato alla base. Dalla sua parte c’è la duttilità mostrata anche quest’anno sotto la guida di Mandorlini: può giocare tranquillamente sia centrale di difesa e sia esterno sinistro. Dovesse sfumare Criscito, solo per fare un nome, il rinforzo per il ruolo di terzino sinistro il Milan ce l’avrebbe in casa. Nel ruolo di centrale, invece, potrebbe prevalere la soluzione del prestito in modo da consentire al ragazzo di giocare titolare e non buttare via un anno. Mexes è un caso a parte e molto delicato: fondamentale due campionati fa per la conquista del posto in Champions League, nettamente insufficiente come rendimento e come comportamento nella stagione appena conclusa, ha un ingaggio di otto milioni lordi fino al 2015 che pesa come un macigno sulle casse societarie. Si è parlato di una spalmatura del contratto per il francese: al momento, in assenza di offerte che ora come ora non sono pervenute, è probabile che il transalpino rimanga al Milan anche per la stagione 2014-15. Concludiamo la panoramica sui difensori centrali con Zaccardo. La sua posizione nel nuovo progetto di Inzaghi non è affatto centrale ed è molto probabile, per non dire scontato, che entro la fine del mercato l’ex difensore del Parma venga ceduto. La difficoltà più grande su questo fronte è trovare una destinazione gradita al giocatore.


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