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Ora non è più un miraggio

di Matteo Calcagni

La supersfida di ieri sera, a prescindere dal risultato, ha messo in luce che, in caso di rinforzi o "regali" natalizi, il Milan dovrebbe concentrarsi principalmente sul centrocampo. Il 4-3-1-2 di stampo "allegriano", contro top team con mediane folte ed imprevedibili, inizia a scricchiolare: Mark van Bommel appare ancora lontano dalla sfavillante condizione dell'anno scorso e, senza un uomo che lo sostenga fianco a fianco, rischia di farsi avvilluppare dall'imprevedibile manovra avversaria. Se finora si è parlato principalmente di attaccante, forse bisognerà rivedere le necessità, correggendo necessariamente il tiro: un centrocampista serve, eccome se serve, nel ruolo di diga o "volante" davanti alla difesa. Paulinho, come da lui stesso dichiarato, sembra allontanarsi, ma diversi nomi potrebbero prenderne il posto: che venga dal Brasile o dalla Kamchatka, l'importante sarà acquisire un uomo funzionale e soprattutto pronto. Ma le vere attenzioni, nelle ultime ore, sono rivolte tutte a lui: Carlitos Tevez. Le varie aperture delle scorse settimane facevano già presagire qualcosa, rinforzate dalle ultime succose indiscrezioni. Il Manchester City sarebbe pronto a cedere il giocatore in prestito, come accaduto con Robinho nella stagione 2009/10, quando fu spedito al Santos per evitare un deprezzamento e per liberarsi parzialmente di un ingaggio importante. La vera difficoltà, a questo punto, sarà legata al compenso percepito dall'argentino: da gennaio in poi Tevez dovrebbe ricevere ben 4 milioni di euro, una cifra che al lordo peserebbe circa il doppio. L'agente del giocatore, Kia Joorabchian, è a Milano e sta imbastendo il discorso col Milan: non è ancora chiaro quanto siano distanti le parti, ma l'incontro di via Turati lascia ben presagire. Il nome è di quelli prestigiosi, l'operazione non è facile, ma la strada è quella giusta...


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