Occhio Rafa! Conceiçao è stato chiaro: se non copre andrà in panchina
Questa mattina La Gazzetta dello Sport ha analizzato il momento che sta attraversando il numero 10 del Milan, Rafael Leao. Al termine della partita di Coppa Italia contro la Roma, nelle sue dichiarazioni Sergio Conceiçao è stato piuttosto chiaro: la stella rossonera deve fare molto di più, uscendo dalla propria comfort zone, aspetto fondamentale ed addirittura per certi versi essenziale per l'allenatore di Coimbra.
Leao è dunque chiamato ad una risposta, non a parole ma ovviamente in campo. L'arrivo di giocatori di qualità come Santiago Gimenez e Joao Felix permettono al Milan di prendere una fisionomia ben delineata e più adatta al 4-4-2 che Conceiçao ha disegnato tante volte sul campo quando sedeva sulla panchina del Porto.
Così facendo Rafa non diventa più indispensabile, soprattutto se dovesse essere concentrato solo alla fase offensiva. Anzi, in questo caso, il portoghese diventerebbe addirittura il tendine d'Achille di questo Milan. Conceiçao è però consapevole che il suo numero 10 non potrà mai diventare un cursore tutta fascia, ma scrive la rosea che l'allenatore di Coimbra ha bisogno che il connazionale partecipi comunque alla fase difensiva, che non arrivi in ritardo in pressione, che non sia apatico nel momento in cui dovesse perdere la sfera.
Insomma, il messaggio che deve arrivare a Leao è piuttosto chiaro. Poi spetterà al 10 rossonero recepirlo, sennò...buona panchina. Le soluzioni per il 4-4-2 di certo non mancano a Conceiçao, che eventualmente potrebbe fare affidamento su Alex Jimenez, Chukwueze o Musah, jolly offensivo schierabile sia a destra che a sinstra per cercare di dare un equilibrio a questa squadra che lo starebbe ancora ricercando.