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Nuovo direttore sportivo, anche Tony D'Amico nella lista del Milan. L'inizio a Verona e i colpi Lookman ed Ederson a Bergamo: il Focus sul dirigente abruzzese

di Niccolò Crespi

Il futuro del Milan è ancora tutto da scrivere, sia sul campo che in ambito dirigenziale. La squadra di Conceiçao è al lavoro per preparare la sfida di sabato sera a San Siro contro il Como, ma è fuori dal campo che il destino del Diavolo potrebbe presto prendere una netta via. Da qui l'intreccio relativo al Direttore Sportivo. Tanti nomi, ancora nessuna completa certezza. Tony D’Amico, all'Atalanta dal 2022 si aggiunge così a Fabio Paratici e Igli Tare nell’elenco dei candidati al ruolo di futuro d.s. del Milan. Qui scopriamo chi è D’Amico, il direttore sportivo che ha contribuito a rendere sempre più grande la Dea.

Vita, carriera e i primi colpi a Verona

Il dirigente neroazzurro è nato a Popoli, in provincia di Pescara, nel 1980 e prima di diventare DS ha potuto avere anche una discreta carriera da centrocampista tra serie C e serie D, vestendo anche le maglie di club storici come Cavese, Foggia, Empoli e Lecco. Abbandonato il calcio giocato nel 2013, D’Amico ha iniziato a lavorare nello staff tecnico della Vigor Lamezia, per poi compiere il primo importante salto della sua carriera nel 2016, quando è entrato a far parte della dirigenza dell’Hellas Verona col compito di direttore dell’area scouting. Dopo sole due stagioni, arriva la promozione al ruolo di direttore sportivo. Sarà infatti lui a costruire il Verona di Juric, scoprendo talenti come Amir Rrahmani, Marash Kumbulla e Sofyan Amrabat. Questi genereranno plusvalenze per oltre 55 milioni di euro.

L'arrivo a Bergamo e la sua consacrazione

Nel 2022 quindi l'arrivo a Bergamo, sponda Atalanta. La società del Presidente Perscassi si accorge delle capacità di D’Amico e lo prende come DS per sostituire un big del calciomercato come Giovanni Sartori. Così, tra l'Atalanta e D'Amico nasce un'asse di concretezza, lavoro e colpi mirati allo sviluppo tecnico ed economico della squadra di Gasperini, oggi in lotta per lo Scudetto ma da anni mina vagante in Serie A e in Europa.

Tra i giocatori portati a Bergamo da D’Amico, sicuramente è da segnare Rasmus Hojlund (poi ceduto allo United per 75 milioni di euro), ma i grandi colpi sono firmati con Ademola Lookman (acquistato per soli 9,5 milioni), Ederson, Hien, De Ketelaere, fino ad arrivare agli affari Retegui e Samardzic dello scorso mercato estivo. Acquisti che ora hanno attirato l’attenzione del Milan: la prossima sfida di D’Amico potrebbe essere dunque la ricostruzione dei rossoneri, in coppia magari con Massimiliano Allegri in panchina.


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