Numeri umilianti: il Milan è la peggior difesa d'Europa nel 2023. Non è solo una questione mentale
Sette partite, 18 gol subiti. Purtroppo per il Milan non è uno scherzo ma il rendimento difensivo della squadra in questo inizio di 2023 da horror. Dal 4 gennaio in avanti i rossoneri hanno centrato solo una vittoria contro la Salernitana nel primo impegno dell'anno e poi non hanno più vinto: due pareggi e quattro sconfitte (Coppa e Supercoppa comprese). In nessuna partita da Salerno è stata mantenuta la porta inviolata: portiere o non poortiere, c'è più di qualcosa che non va e non può essere solo una questione mentale.
Un po' di numeri
Il rendimento difensivo della squadra di Pioli, in questo inizio di 2023, è il peggiore dei top 5 campionati europei, secondo i dati Opta: 14 reti incassate in 5 gare di Serie A, a cui si devono aggiungere le altre quattro subite tra la Coppa Italia con il Torino e la Supercoppa contro l'Inter. La partita di oggi contro il Sassuolo non ha fatto che confermare una falla nel sistema che era ormai evidente da settimane. Dalla partita contro il Toro in Coppa è stato un crescendo: un gol subito coi granata, due con il Lecce in campionato, tre con l'Inter in Supercoppa, quattro con la Lazio martedì scorso e addirittura cinque questo pomeriggio contro il Sassuolo. In due parole: sempre peggio. La squadra di mister Dionisi, tra l'altro, nelle ultime 8 partite di campionato aveva messo a segno appena 4 gol complessivi. Ma la lista dei numeri negativi non finisce qua. Il Milan non perdeva con 5 o più gol in casa dalla celebre partita con l'Atalanta e in casa l'ultima volta fu nel 1997 con la Juventus (1-6). In più è la terza volta nella storia che il club rossonero subisce più di tre gol in tre gare ufficiali consecutive (le due strisce precednti negli anni '40 e '50): mai il Milan aveva subito quattro o più gol in due gare di seguito. Insomma, i numeri conferamano che c'è qualcosa di più che non va per il verso giusto.
Problema di testa?
Davanti a questi numeri è evidente che non si può parlare di un problema solamente di testa, non può tutto ridursi a una questione mentale. Sicuramente il gruppo sta soffrendo psicologicamente ma questo è solo un fattore che non sta facendo altro che acuire un problema difensivo che il Milan si porta dietro da inizio anno. Nell'occhio del ciclone ci è finito Ciprian Tatarusanu per il quale Pioli ha pronunciato parole-scudo dopo la gara di oggi: "Non abbiamo preso un secondo portiere? Abbiamo fatto questa scelta perché abbiamo fiducia in chi è a disposizione e perché Maignan sta recuperando dall'infortunio". C'è da dire che nella partita di oggi la squadra emiliana ha tirato 7 volte verso lo specchio e il Milan ha subito 5 gol; con la Lazio i tiri in porta dei biancocelesti erano stati 5 e le reti 4. Insomma Tatarusanu forse non è aiutato al meglio al momento dai suoi compagni ma anche lui non ci sta mettendo quello che potrebbe - ciò che metteva Maignan - come nella partita di oggi, in concorso di colpa su almeno 3 dei 5 gol subiti. Quello che manca specialmente è il carisma di Mike Maignan che l'attuale secondo portiere del Milan, con tutto il rispetto del caso, non può eguagliare. La sensazione che si ha è quella di una difesa spaesata, vittima di cali di cocentrazione enormi: tutta un'altra storia a quanto fatto vedere nella passata stagione. La testa sicuramente sta incidendo, ora che i risultati mancano da sempre più tempo, ma un cambio tattico potrebbe aiutare a far girare le cose e anche Pioli sembra essersene accorto: "Sarebbe da parte mia sciocco continuare sulla strada che non ci sta portando risultati, quindi sia a livello tattico che a livello mentale qualche cosa farò".