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Non siete poi così diversi

di Matteo Calcagni

Abbiati, Abate, Mexes, Antonini, Nocerino, Muntari, Emanuelson, Robinho, Pato. Questa non è la formazione che domani affronterà il Cagliari, ma i reduci di quel Milan che, la scorsa stagione, mise a forte rischio l'imbattibilità della Juventus. In quell'undici c'era Thiago Silva, è vero, ma il brasiliano non fu certamente un protagonista positivo della gara, anticipato da Matri nell'occasione dell'1-1 bianconero. Anche van Bommel ha lasciato l'Italia, ma Ambrosini e De Jong possono rappresentare due validissime alternative. Gli altri ci sono tutti, sebbene Muntari e Pato siano attualmente infortunati (il brasiliano, tra l'altro, giocò non in perfette condizioni e fu sostituito all'intervallo). Tutto questo per dire cosa? Il Milan attuale forse non potrà raggiungere la vetta della classifica, probabilmente non lotterà neanche per il titolo, ma non può aver defenestrato quella furia agonista. Nove elementi della squadra che fece tremare la Juve sono tuttora a Milanello, probabilmente demoralizzati dalle cessioni estive, ma ancora facenti parte della rosa rossonera. Allegri dovrebbe ricordarlo ai suoi ragazzi, cercando di lavorare sulla loro autostima. Lo scudetto resta un miraggio, ma il Milan ha quantomeno l'obbigo di risalire la china: ritrovando lo spirito messo in mostra contro i bianconeri, la stagione potrebbe rivelarsi meno amara del previsto.


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