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Non saranno Ibra e Thiago, ma perchè privarsene?

di Matteo Calcagni

Non sono stati inseriti da Massimiliano Allegri nel novero degli intoccabili e, come riportano le ultime indiscrezioni, sembrano aver superato la coppia Ibra-Thiago Silva verso la porta d'uscita di Milanello. Sono Boateng e Robinho, rispettivamente ricercati da Manchester United e Malaga (sempre considerando Real Madrid per l'uno e Santos per l'altro). Per sostituire il primo si è parlato di un quasi impraticabile cambio di modulo, non avendo il Milan elementi idonei per il tridente offensivo. Boa, nonostante un'annata costellata da problemi fisici, ha totalizzato nove reti (una decisiva nell'unico trofeo stagionale). Il ghanese è l'unico trequartista dell'attuale rosa e privarsene a cuor leggero, seppur le offerte siano succose ed invitanti, potrebbe rivelarsi un errore da pagare a caro prezzo. La cessione di Robinho, sempre che ci si attenga alle cifre in ottica Malaga, potrebbe essere più sensata, per due motivi principali: il brasiliano è tra i più pagati dopo Ibrahimovic e, visti i ventotto anni compiuti a gennaio, in futuro non si ripresenteranno tantissime occasioni per monetizzare. Resta il fatto che, tra le seconde punte a disposizione di Allegri, l'ex Manchester City è quello che offre più garanzie fisiche e non solo: 85 presenze e 25 reti in due stagioni ne fanno un attaccante di sicuro affidamento. Senza un sostituto all'altezza, dunque, rinunciare al "re della pedalata" non risulterà certamente indolore, nonostante il Diavolo possa comunque contare sui vari Cassano, El Shaarawy e Pato (ma su quest'ultimo è doveroso mantenere il classico punto interrogativo). Forse il duo Boateng-Robinho non sarà scintillante come la coppia Thiago Silva-Ibrahimovic, ma è evidente che tutti e quattro siano giocatori fondamentali per le sorti del Milan. Prima di cedere, sempre che succederà, sarà utile studiare alternative sensate ed attuabili.


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