Non è il tempo di pensare al passato, ma il Milan deve diventare grande anche dopo gare del genere
Quattro giorni la vittoria di San Siro, al Milan non riesce il bis contro la Lazio: i rossoneri sono infatti caduti di misura all'Olimpico contro i biancocelesti, venendo eliminati dalla Coppa Italia per quello che poteva essere un obiettivo concreto della stagione. Diversi errori, una partita giocata con attenzione ma senza quella cattiveria sufficiente per far male agli avversari, più concreti, ruvidi e rabbiosi sotto porta, soprattutto negli ultimi minuti.
Massimiliano Allegri, nel post partita, ha detto che bisogna essere arrabbiati. Per la sconfitta innanzitutto, con i rossoneri che salutano già la coppa nazionale, ma anche per quella che è la mentalità che Allegri cerca in ogni gara, in ogni 90'. Diverse occasioni che i rossoneri non hanno sfruttato, è mancata quella cattiveria utile negli ultimi metri per portare a casa il risultato e la qualificazione al prossimo turno.
Adesso però non è il momento dei rimpianti, anzi. Il Milan deve dimostrare di essere squadra soprattutto in fasi come queste, soprattutto dopo sconfitte pesanti, a prescindere da obiettivi dichiarati o meno. E' chiaro che nel calcio ogni gara è significativa, i rossoneri si sono privati di un cammino che poteva regalare altre gioie ma la stagione è ancora lunga e adesso la strada da seguire è soltanto una.
Perché, con le altre concorrenti per lo scudetto che almeno nei prossimi mesi saranno impegnate nelle coppe europee, il Milan deve premere sull'acceleratore per ottenere quello sprint in più e arrivare a marzo nelle migliori condizioni possibili. Marzo, il periodo tanto bramato da Max, quel periodo decisivo in cui ogni punto peserà il doppio.
La delusione post Olimpico deve essere salutare, deve trasformarsi in energia positiva, fresca, per far sì che il Diavolo possa vestire per tutta la stagione quel vestito che Max gli sta cucendo addosso. Serve quella consapevolezza, quella rabbia agonistica che fa vincere gare e trofei. E nessuno come Allegri sa come guidare la propria flotta in acque sicure.