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Non è ancora tempo di rivoluzioni: Giampaolo prosegue con le sue idee, convinto di trovare la quadra

di Matteo Calcagni

Tempo di rivoluzioni? Non al Milan, almeno per il momento. Marco Giampaolo, durante la conferenza di vigilia, è parso motivato sui propri concetti, convinto legittimamente di poter portare avanti le sue idee di calcio nonostante le difficoltà di inizio stagione. Una scelta che si può condividere, a patto che la squadra inizi presto a dare qualche segnale di risveglio dopo le incertezze dell'avvio.

ALLA RICERCA DELLA QUADRA - Fin qui i rossoneri hanno realizzato una sola rete su azione, alla quale si unisce il gol di Piatek su calcio di rigore. Troppo poco per un club che ambisce a lottare per la qualificazione in Champions League. Non esiste nessun caso per il tecnico rossonero, ma soltanto la necessità di trovare una quadra tra gli attaccanti: "Nel derby abbiamo giocato con tre attaccanti puri. Non è un problema di posizione. Non c'è solo Suso, devo trovare la quadra tra tutti gli attaccanti che ho". La sensazione è che il tecnico abruzzese possa proseguire con lo spagnolo in quella posizione, soprattutto se a spuntarla dall'inizio fosse ancora Leao.

QUALI POTENZIALITA'? - Dopo quattro giornate con pochi alti e tanti bassi, è legittimo interrogarsi sulle reali potenzialità di questa squadra che, ad oggi, sembra essersi indebolità rispetto ad un anno fa. Il Milan è davvero da quarto posto. Lo stesso Giampaolo non ha offerto certezze, sicuro tuttavia che il lavoro potrebbe portare il Diavolo a centrare questo difficilissimo obiettivo: "Devi lavorare per raggiungerlo. Devi lavorare per essere forte, poi vedremo dove arriveremo. E' una domanda a cui non si può rispondere adesso. Io ho fiducia nella squadra". In tal senso la partita di Torino potrebbe essere particolarmente esplicativa, soprattutto se i rossoneri riuscissero a crescere soprattutto sul piano del gioco.


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