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Non chiamatelo "acquisto di riparazione"

di Francesco Somma

Dopo un’estate calda, ecco un inverno che si preannuncia altrettanto caldo, animato dai nomi che ronzano intorno al parco attaccanti del Milan, impoverito dal lungo infortunio di Cassano, ma in procinto di accogliere una nuova pedina. Quella che ha chiuso i battenti da qualche settimana è stata un’estate torrida sul fronte mercato, tra i dubbi (legati alla sentenza sul Lodo Mondadori) e la necessità di rinforzare una rosa che aveva bisogno soprattutto di nuova linfa a centrocampo. Ebbene il vuoto è stato colmato con due colpi poco chiacchierati, poco teatrali, ma alla fine rivelatisi di impatto più che notevole. Aquilani e Nocerino hanno dato alla linea mediana di Allegri una mano più che generosa, ora tocca all’attacco.
Con El Shaarawy sempre in rampa di lancio ma ancora non ritenuto una riserva all’altezza, Galliani guarda fuori dalla finestra, ammirando soprattutto gemme già sbocciate, e “in cerca dell’innaffiatoio”. E’ il caso di Didier Drogba, che al Chelsea ha smarrito la posizione di prestigio ricoperta negli ultimi anni, dall’arrivo del nuovo tecnico Villas Boas. La medesima situazione vive a Roma Marco Borriello: Luis Enrique non lo vede, e lui scalpita. Sono dall’altra parte dell’Oceano, ma sentiamo scalpitare anche i brasiliani accostati al Milan nell’ultimo periodo: senza considerare Casemiro, che seppure dovesse arrivare di certo non sostituirebbe Cassano, i due papabili sono l’ormai pluri-nominato, e cagionevole, Paulo Henrique Ganso, e Leandro Damiao, possente ed estroso attaccante in forza all’Internacional di Porto Alegre, la vecchia squadra di Alexandre Pato. Più che il classico acquisto da mercato di riparazione, il 22 enne sarebbe un vero e proprio investimento per il futuro. Non è ancora una gemma, ma sicuramente una piantina promettente, che piantata e coltivata nel modo giusto, potrebbe fiorire e splendere di luce rossonera.


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