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Non c'è più posto per Pippo?

di Salvatore Trovato

Tra un’assenza di Zambrotta e un forfait di Seedorf, balza agli occhi soprattutto l’esclusione di Filippo Inzaghi, fuori dalla lista dei convocati per il match di questa sera con il Palermo. A Torino, Super Pippo è andato in panchina, con buona pace del giovane El Shaarawy, finito invece a testare i seggiolini - nuovi di zecca - della tribuna principale dello Juventus Stadium. Stavolta, però, con il rientro di Robinho e la crescita costante del giovane Faraone, già certificata dallo stesso Allegri, al numero nove milanista è toccato rimanere addirittura a Milano. I problemi al ginocchio di Seedorf, hanno spinto il tecnico toscano a concedere un turno di riposo all’olandese, anche in vista del match di Champions League contro il Bate. Discorso, però, che non vale per Inzaghi, fuori dalla rosa europea già da tempi non sospetti. C’è da dire, comunque, che il bomber rossonero, in questi ultimi giorni, ha dovuto fare i conti con l’influenza, un contrattempo che non gli ha permesso di allenarsi regolarmente con il gruppo. Insomma, probabile che Allegri, considerato il momento, abbia preferito non chiamare in causa il giocatore (non al meglio?), anche se, inutile nasconderlo, Pippo non ha mai avuto un ruolo centrale nei disegni tattici del mister.

Insomma, precauzione o no, difficilmente l’allenatore, tra un Binho che ritorna, un Cassano che brilla e un Ibra titolarissimo, avrebbe optato per Inzaghi. Come detto, poi, l’evidente maturazione di un talento come El Shaarawy (anche lui depennato dalla lista Champions) ha fatto tutto il resto: il ragazzo cresce alla grande e lo staff rossonero ha intenzione di coinvolgerlo sempre più nel progetto, impiegandolo con maggiore frequenza. Convocare un mostro sacro come Inzaghi, in soldoni, per poi spedirlo a seguire il match dagli spalti, non sarebbe certo stata cosa buona e giusta. Fine di una storia? I tifosi sbottano: la realtà dei fatti - ahiloro! - sembra non lasciare più spazio alle ipotesi.


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