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Niente stadio, ma ecco il progetto per nuovi palazzi a La Maura: l'edilizia sostenibile a targhe alterne di Milano

di Manuel Del Vecchio

L'edizione odierna di La Repubblica racconta di un nuovo tentativo, dopo quelli andati a vuoto come quello provato dal Milan per la costruzione di un nuovo stadio, per costruire all'interno dell'Ippodromo La Maura, l'unica grande area milanese rimasta libera dalla cementificazione.

Il quotidiano svela come 3A Green S.r.l., la stessa società che a marzo 2023 avrebbe venduto al Milan una parte del pacchetto per il progetto stadio, abbia firmato un preliminare per la vendita dei terreni con Snaitech, formalmente proprietaria dei 750mila metri quadrati dell'area. Il piano di F3A prevede un piano di rigenerazione e riconversione definito ambizioso e sostenibile, ma con volumetrie, in cui sorgeranno anche nuovi palazzi, superiori a quelle attuali: è stato dato incarico allo studio dell'architetto "green" Patricio Enriquez di progettare un riconversione dell’area che abbia determinate caratteristiche definite sostenibili. 3A Green si avvarrà anche della consulenza di Veronica Dini, avvocata dei "no cemento" che difende i comitati e che ora parla di "un'edilizia buona": "La mia attività professionale non è solo demolitoria, ma vorrei anche contribuire alla pars construens della città".

Il progetto sarà illustrato stasera ai comitati dei cittadini che hanno innescato le inchieste della procura sull'urbanistica e che da sempre si sono opposti, come per l'ipotesi stadio del Milan, a qualsiasi ipotesi di rigenerazione dell'Ippodromo e l'area circostante. 3A Green promette che ci sarà "attenzione e rispetto per il patrimonio esistente, promozione e valorizzazione dell’identità culturale del paesaggio esistente con una grande area verde", oltre ad un notevole aumento della dotazione di spazio pubblico tra piste ciclabili e aree senza auto.

Tante opere di interesse pubblico a cui si aggiungerebbe un capitolo residenziale di grande impatto, ma non ancora esplicitato: il riferimento è su alcune palazzine anni Settanta che andrebbero abbattute per costruirne di nuove. Dalla società precisano per che i nuovi edifici sarebbe di sette piani, non superando così in altezza le case già presenti in zona, conclude l'articolo di La Repubblica.

Per costruire sull'area servirà comunque un Accordo di Programma, quello che ad esempio sta portando avanti il Milan, insieme al Comune di San Donato, per l'area San Francesco. I terreni de La Maura fanno parte del parco Agricolo Sud e sono vincolati, ma basterebbe una "semplice" variante per costruire. Anche uno stadio. 

Evidentemente però a Milano l'edilizia ed il cemento si distinguono in "buoni" e "cattivi", con un nuovo stadio, nonostante più volte presentato come progetto "green" all'avanguardia, che appartiene inevitabilmente della seconda categoria.


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