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Niente allarmismi e un Pulisic in più: come Allegri vuole sfatare il tabù Torino

di Francesco Finulli

Massimiliano Allegri giovedì sera, dopo l'eliminazione dalla Coppa Italia, arrivata dopo la seconda sconfitta stagionale, la prima subito dal Milan da metà agosto, è stato molto chiaro su come reagire di fronte al passo falso: "Non bisogna deprimersi perché abbiamo una stagione davanti e l'obiettivo è giocare la Champions l'anno prossimo". Il messaggio è chiaro: nessun allarmismo, il Diavolo deve ripartire con la stessa concentrazione e determinazione di questa prima fase di campionato. E l'occasone arriva lunedì sera.

Tabù Torino

Dopodomani il Milan chiuderà la quattordicesima giornata del campionato di Serie A Enilive andando a giocare in uno degli stadi che meno ha sorriso ai rossoneri negli ultimi anni: l'Olimpico Grande Torino. La formazione milanista si ritroverà davanti un Toro ferito, reduce da due sconfitte consecutive e in generale da un inizio di stagione difficoltoso. Dalla parte dei granata, però, ci sono i precedenti casalinghi. Se guardiamo le ultime 12 volte in Piemonte tra Torino e Milan, i rossoneri hanno vinto in campionato una sola volta. Correva il 2021 e la formazione di Pioli vinse addirittura 7-0: prima di quella vittoria, l'ultimo successo era datato 9 dicembre 2012; dopo di quella sono arrivati un pareggio e tre sconfitte di fila

Pulisic in più

Insomma il peso per il Milan è doppio: non solo ci si aspetta la reazione post sconfitta ma c'è anche da giocare contro la statistica che, si sa, in questi casi può entrarti nella testa e condizionarti. Ci sarebbe anche un terzo fattore di incidenza da non sottovalutare: il Diavolo scenderà in campo conoscendo tutti i risultati delle dirette concorrenti e dunque sa quanto potrebbero valere tre punti lunedì sera. Per far fronte a tutto questo, il tecnico Massimiliano Allegri può sorridere perché ritrova un Chrstian Pulisic in più dall'inizio. L'americano ha saltato la gara di campionato con la Lazio ed è entrato solo dopo lo svantaggio in Coppa Italia, peraltro sfiorando il pareggio. Il numero 11 rossonero è il giocatore più decisivo ed efficiente della rosa, lo dicono i numeri: averlo in campo dal primo minuto sarà un valore aggiunto cruciale.


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