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Niang e il paragone con SuperMario...

di Enrico Ferrazzi

Appena sbarcato a Milano, M’Baye Niang ha voluto ribadire fin dall’inizio che non vuole essere paragonato a nessuno: “Non paragonatemi né a Henry né a Balotelli, io sono Niang e basta”. Ma dopo questo primo periodo da giocatore del Milan, l’accostamento all’attaccante del City non è affatto campato per aria, sia sul campo che soprattutto fuori. Fino a questo momento, il giovane francese non ha giocato molto, ma a Milanello ha già fatto un’ottima impressione negli allenamenti: in molti lo paragonano a Balotelli per il suo fisico e soprattutto per il suo modo di muoversi in campo. Niang però deve ancora naturalmente crescere e migliorare notevolmente, ma i presupposti per diventare un grande giocatore ci sono sicuramente. Per raggiungere il suo sogno, cioè vincere il Pallone d’Oro, è necessario che il francese riesca ad avere una vita da atleta anche fuori dal terreno di gioco, ma l’inizio non è stato dei migliori. Qualche sera fa, infatti, il neo acquisto del Milan è stato fermato nel capoluogo lombardo dalle forze dell’ordine alla guida della macchina di Traorè senza avere la patente, visto che è ancora 17enne. Il Milan non si è ancora espresso su questa vicenda, in quanto sta aspettando di leggere il verbale dei vigili per poi decidere se prendere dei provvedimenti con il giocatore. Niang ha poi chiesto scusa a tutti, in particolare al club rossonero, per l’accaduto, ma la sua avventura al Milan non è certamente iniziata nel migliore dei modi. Anche dopo questo episodio, il paragone con Balotelli calza a pennello, visto che Super Mario si è reso spesso protagonista di vicende negative fuori dal campo. La speranza del club di via Turati è che l’episodio della macchina sia solo una “ragazzata” di un 17enne e che Niang, in uno spogliatoio come quello del Milan, possa crescere e maturare per avere una vita “sana” anche lontano dal terreno di gioco, così che il suo grande talento possa fiorire con la maglia rossonera.


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