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Nessun golpe in programma: il Milan non vuole privarsi di Kessie (e viceversa)

di Antonello Gioia

La crisi di governo è (quasi) sempre un'ipotesi da scongiurare. Vale per la politica e vale anche per il Milan, impegnato in queste settimane nel rinnovare il mandato presidenziale a Franck Kessie, centrocampista rossonero in scadenza di contratto con il club di via Aldo Rossi nel 2022.

PARLA L'AGENTE - Il Presidente non avrebbe alcuna intenzione di lasciare il Milan, nonostante alcuni club inglesi siano da tempo sulle sue tracce. A confermarlo è l'agente del calciatore ivoriano, George Atangana, il quale a La Gazzetta dello Sport ha dribblato agevolmente la questione sottolineando, di fatto, le già conosciute volontà delle parti: "Solo un colpo di Stato può mandar via il Presidente dal Milan...". Kessie, d'altronde, viene ritenuto un elemento d’importanza assoluta sia per l’area tecnica che per il fondo Elliott, tanto che la dirigenza rossonera e l'entourage del numero 79 stanno cercando di trovare la quadra avvicinandosi alla richiesta di 6 milioni di euro a stagione.

QUESTIONE PRIORITARIA - Il rinnovo di Kessie, dunque, è una questione assolutamente prioritaria per il Milan. E non potrebbe essere altrimenti, data l'importanza che il calciatore riveste nella formazione di Pioli: forza fisica, contrasti, capacità di lettura, gestione della palla, recuperi, goal e assist. Con qualsiasi partner si trovi a collaborare - che sia Bennacer, che sia Tonali, che sia il futuro centrocampista rossonero - Kessie offre a Pioli ampie garanzie di complementarietà sia in fase offensiva che difensiva. Un giocatore completo, che fa la differenza. E il Milan non può e non vuole permettersi di perderlo.


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