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MSC Crociera rossonera, Galliani integrale: "Il Milan non smobilita, ha deciso il presidente. Carlo mi ha chiesto Thiago mentre a Ibra..."

di Pietro Mazzara
Fonte: dal nostro inviato sulla MSC Splendida
Pietro Mazzara

Lunga chiaccherata quella concessa da Adriano Galliani ai giornalisti presenti a bordo della MSC Splendida per la Crociera Rossonera salpata da qualche ora da Genova e che farà la sua prima tappa a Barcellona. L’amministratore delegato rossonero ha parlato a cuore aperto di tutti gli argomenti, dal mercato al bilancio passando per i giovani senza tralasciare nulla regalando anche qualche chicca sulla numerazione della prossima stagione che potrebbe prevedere un importante cambio di maglia. “Siamo veramente felici della partnership con MSC. Non ero mai salito con la nave con i motori accesi e siamo orgogliosi di essere sponsorizzati da questo grande gruppo che è una delle eccellenze italiane nel Mondo. Siamo contenti perché il nostro brand piace nel mondo e anche noi siamo un’eccellenza italiana nel mondo. Il Milan sta facendo bene. Abbiamo un po’ di amarezza per lo scudetto sfumato anche se abbiamo fatto, negli ultimi due anni, 162 punti che sono tantissimi. Il Milan continua a lottare per vincere e il Milan lo sta dimostrando. A un certo punto del campionato pensavamo di poter bissare il successo dell’anno scorso. Poi si rompe Thiago Silva e qualcosa cambia. Sapevamo che chi sarebbe arrivato davanti all’ultima giornata avrebbe vinto lo scudetto e quei punti persi ci sono costati cari. Noi lo scudetto lo abbiamo perso in quelle due partite contro Fiorentina e Bologna, squadre con le quali avremmo dovuto vincere. Le abbiamo affrontate con tanti infortuni che ci sono costati cari. A livello di sponsor, noi cerchiamo di stare vicini a loro per dare importanza e appeal al loro così come loro lo danno a noi. Abbiamo, come sponsor, aziende leader nel loro settore e ci sono dei valori di brand importanti. Il Milan non smantella, resisterà alle tentazioni che ci sono e cercheremo di essere sempre competitivi. Siamo la squadra italiana che ha fatto meglio in Champions League e abbiamo beccato il Barcellona quando eravamo pieni d’infortuni e nella partita di ritorno c’è stato qualche rigore di troppo”.

Non è la prima volta che dice che il Milan resisterà alle tentazioni per i suoi campioni. Dirlo davanti a uno sponsor così importante prende ancora di più valore
“Questa è la nostra volontà che è quella del presidente Berlusconi. Il mercato esiste ma in un momento particolare per l’economia e per gli effetti nefasti della legge Melandri che fa perdere 3-400 milioni di euro all’anno al calcio, stiamo facendo un grosso sforzo. Le perdite sono in capo al Milan, Inter, Juventus e Roma. La legge Melandri ha fatto si che per le big ci fossero meno ricavi dai diritti tv quasi mai viene scritto che i mancati ricavi si devono a una legge dello stato. Barcellona e Real possono vantare circa 150 milioni di euro a testa dai diritti tv. Il Milan solo 74 a causa della legge Melandri. I ricavi da stadio sono quello che sono e i nostri ricavi arrivano dalla Champions e dall’area commerciale e sempre di più le squadre che fatturano di più sono quelle che vanno meglio. Noi siamo la società italiana numero uno nei fatturati. La Juve prende 13 milioni di euro in più di diritti tv che noi recuperiamo dalla forza del nostro brand. Noi proveremo a essere sempre e comunque competitivi in Italia e in Europa. Andremo avanti mantenendo la squadra più forte d’Italia”.
 

Cos’ha provato vedendo Pato nell’amichevole con gli USA e sul suo recupero?
“Cos’ho provato. Le stesse cose pensando agli infortunati. Lui nella fase a gironi della Champions ha fatto un grandissimo gol con il Barcellona e sempre li, nel ritorno dei quarti, si è fatto male. E’ chiaro ed evidente che la sua assenza, come quella di Thiago, si fanno sentire. Nessuno ha il doppione del proprio big e anche il Barça, ad esempio, ha patito l’assenza di Villa. Sul suo recupero non voglio dire eresie ma lui è riuscito a bilanciare la potenza del quadricipite e del flessore”.

Pato rimane al Milan?
“Si, Pato rimane al Milan al 100% ma lasciamo un po’ di fantasia sul mercato. Dobbiamo andare avanti fino al 31 agosto (ride). Davanti siamo messi alla grande. Credo che abbiamo uno degli attacchi, se non l’attacco più forte d’Europa. Sono un po’ di parte ma penso che nessuno ci è sopra almeno nel reparto avanzato dove noi possiamo vantare gente come Ibra, Pato, Robinho, Cassano ed El Shaarawy”.

Sulla situazione di Flamini e Aquilani?
“Allora, Flamini ha detto di si al rinnovo con il Milan ma deve arrivare alle cifre che gli ho chiesto io facendo un ulteriore sforzo se no il Milan non può tenerlo. Teniamo invece Strasser e in mezzo siamo a 8 e dobbiamo arrivare a nove. Potrebbe essere Aquilani che è uno che da tanta qualità in mezzo al campo ma dobbiamo vedere cosa pensa il Liverpool e cosa pensa il giocatore che ha un contratto molto importante con gli inglesi. Vuole rimanere? Quest’anno l’amore si deve tramutare alla Beckham. Io ho bisogno di innamorati che facciano dei sacrifici con amore. Noi abbiamo perso nel 2011 67 milioni e il Fair Play incombe. Noi cerchiamo di risparmiare su tutto analizzando tutti i settori della società ma gli 85-90% dei nostri costi sono gli stipendi dei nostri calciatori e per ridurre i costi dobbiamo abbassare il numero di giocatori in rosa senza perdere competitività. Se non vai in Champions subisci un danno importante sotto tutti i punti di vista. Devi tagliare con oculatezza”.

Non è rimasto stupito che le Parisien abbia scritto del contatto tra Leonardo e Ibra?
“Intanto tutti parlano con tutti. La storia che non si possa parlare con giocatori di un’altra squadra è ormai una leggenda salvo qualche Pierino che vuole uscire dal gruppo quando, invece, lo ha fatto tante volte. Tutti parlano con tutti. Il PSG può parlare con chiunque. Il giro dei procuratori è limitato. I big in Europa non sono tantissimi  ma tra il parlare e fare un trasferimento ce ne passa”.

Una voce preoccupante del bilancio sono gli incassi derivanti dallo stadio. Cosa pensa dei tifosi che annunciano di non fare l’abbonamento in caso di una mancata campagna acquisti di spessore?
“Sono dei dati certamente preoccupanti che derivano da tante cause. Il paese diventa più povero e la gente ha meno soldi in tasca. Non so cosa dire. Il Milan ha bloccato i prezzi degli abbonamenti che sono abbastanza bassi. Quando hai uno stadio nuovo cambia non solo il numero degli spettatori ma anche la tipologia di spettatori con maggiori disponibilità economica. Oggi, l’Arsenal, del solo secondo anello fatto di SkyBox incassa di più di quello che incassava con il vecchio Highbury”.

Per abbattere i costi allora bisogna puntare sul settore giovanile e valorizzare i giovani che già sono al Milan
“nell’ultimo periodo ho deciso di fare una cosa ovvero sto risalendo giocatore per giocatore a chi li ha portati al Milan. Faccio un esempio: De Sciglio sarà l’alternativa ad Abate come terzino destro. Nei giorni scorsi ho trovato la relazione di Paolo Bertani che consigliava di prenderlo assolutamente e Bertani, che era al Pizzighettone, dal 1 luglio tornerà al Milan. Ora ho messo Bianchessi, che considero fantastico nello scovare i talenti mentre Filippo Galli gestirà le categorie nazionali. Tre dei terzini che avremo in rosa nella prossima stagione sono prodotti del nostro settore giovanile”.

Ma il PSG ve lo ha chiesto o no Thiago Silva?
“Si, Leonardo mi ha bombardato la testa per Thiago. Con Ancelotti c’è un rapporto fraternissimo ma al momento Thiago non ha un prezzo. Io dico una cosa: se il Milan si può permettere questi campioni è merito del presidente Berlusconi. In questo momento chiunque si farebbe venire la tentazione ma il presidente ha detto di no”.

Di quanto diminuirà il monte ingaggi nel prossimo bilancio?
“Circa il 25%. La diminuzione degli ingaggi è molto importante ma impatta solo per metà sul bilancio del 2012 che è l’anno più difficile. I tagli avvengono dal primo luglio 2012. Il 25% si calcola del 2012 con un risparmio di una 20ina di milioni. Alcuni premi sono legati al passaggio dei turni in Champions League che non riguardano le vittorie”.

Il carattere di Ibra potrà essere influente nel nuovo spogliatoio del Milan?
“Ibra è straordinario. Ibra ha un carattere particolare ma io lo trovo positivo. E’ uno che partecipa emotivamente a tutto e ha una rabbia trascinante incredibile. Quest’anno non ha vinto lo scudetto ma se non si ferma il suo amico dietro non so come va a finire. Quest’anno alla 29ma eravamo +4 e poi è andata… Comunque Ambrosini è il leader al quale farò riferimento perché è il capitano e ora come non mai deve prendere in mano la situazione”.
E’ l’anno della svolta per Boateng?
“Il Boa speriamo che abbia meno infortuni. Ha giocato poche partite ma quando le gioca, le gioca bene. Il Boa, in qualche modo, come impatto mi ricorda Savicevic. Prince è straordinario ed ha fatto dei gol di una bellezza estrema”.

L’anno prossimo ci sono due maglie da assegnare: la 9 e la 10
“La 10 l’ho promessa a Ibra due anni fa a Barcellona. Se Seedorf non dovesse più far parte della nostra rosa, allora Zlatan prenderà la maglia numero 10. La 9 di Pippo? Chissà, magari se la tiene lui. La 6 di Baresi ormai è ritirata e nessuno la indosserà più”.


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