MSC Crociera rossonera, Allegri: "Può arrivare un centrocampista di qualità. Thiago? Resta al 99,9%. Su Ibra, Pato e il Boa ecco cosa mi aspetto"
Fonte: dal nostro inviato sulla MSC Splendida
E’ un Massimiliano Allegri a cuore aperto quello che si è concesso ai microfoni dei giornalisti a bordo della MSC Splendida nell’ambito della seconda edizione della Crociera Rossonera. L’allenatore del Milan, rispondendo alle domande postegli, ha spaziato dal mercato ai singoli facendo capire quali sono le cose che dovranno essere migliorate la prossima stagione dalla sua squadra ed esprime anche un piccolo desiderio di mercato indicando in un centrocampista il rinforzo che, a suo avviso, manca alla rosa che sarà più corta rispetto a quella degli ultimi due anni:
Sulle riflessioni posto campionato: ”Sono stati giorni diversi perché al posto di festeggiare abbiamo analizzato molti dati inerenti la stagione appena conclusa. Abbiamo cercato di trovare le cause degli infortuni maturati che hanno condizionato la nostre stagione sperando, l’anno prossimo, di non ripeterli perché avrò a disposizone una rosa più corta rispetto agli ultimi due anni e, nel caso tali numeri dovessero ripetersi, sarebbe un problema”.
Sui giocatori a sua disposizione per la prossima stagione: “La rosa è quasi al completo. In questo momento del mercato vengono tirati fuori tanti nomi. Anche quelli dei nostri campioni. Sento e leggo che possono andare via ma la nostra società non vuole venderli perché vogliamo rimanere competitivi. Da qui al 31 agosto verranno scritte e dette molte cose ma la rosa del Milan è quasi al completo poi durante il mercato, in entrata, può succedere qualcosa d’imprevedibile può cambiare le cose. Vediamo cosa succede”.
Sulla voglia di rivincita: “Dovremo avere più fame dell’anno scorso. La Juve ha vinto lo scudetto con 84 punti mentre noi ne abbiamo lasciati alcuni per strada che ci sono stati fatali. Avrei preferito rigiocare la Supercoppa questa estate. Non c’è dubbio. Ora avremo tutto il tempo necessario per preparare al meglio la squadra dal punto di vista fisico. Ci saranno due giocatori che vanno all’Olimpiade che sono Pato e Thiago Silva che arriveranno dopo ma noi ci prepareremo per arrivare pronti al via della stagione”.
Sul sacrificio totale dei suo ragazzi: “Non è che scopro io come si fa a vincere le partite o le grandi competizioni. Nel calcio di oggi, parlare di sacrificio, vuol dire parlare di qualcosa di grosso. Io ai miei ragazzi chiedo impegno e voglia di lottare. Due anni fa la squadra ha fatto benissimo quando c’era da stringere i denti nelle partite di difficoltà. Abbiamo vinto molte partite 1-0 subendo meno gol. Quest’anno abbiamo vinto molte partite facili ma in quelle più equilibrate non abbiamo fatto bene. Dobbiamo riequilibrare questo trend. Sono successe tante cose, dagli infortuni agli episodi sfavorevoli che non ci hanno aiutati. Nelle partite post Barcellona abbiamo lasciato cinque punti vitali per lo scudetto”.
Sulle trasferte europee: “In trasferta dobbiamo migliorare. Quella di quest’anno contro l’Arsenal, al ritorno, è stata la peggior partita che abbiamo fatto. Bisogna migliorare in Champions così come in campionato. 80 punti non bastano per vincere lo scudetto. Quando vieni da un anno che non vinci niente ti devi presentare ai nastri di partenza con maggior fame, maggior disponibilità e maggior rabbia e l’anno prossimo mi aspetto una grande annata da parte di tutti”.
I giocatori principali sui quali puntare: “Non è questione d’appoggiarsi su Ibra o altri singoli. Il Milan, al momento, un acquisto lo ha fatto che è Pato che è un giocatore che ha il gol nel sangue e non può aver disimparato a farli stando fermo in questi mesi. Pato, nel 2011, è stato determinante nella volata scudetto. Boateng ha delle qualità straordinarie dal punto di vista sia fisico che tecnico ma deve crescere molto. Ha imparato un nuovo ruolo ma quest’anno ha giocato poco e potrebbe essere un nuovo acquisto pure lui. Anche Mexes può fare di più visto che ha vissuto una stagione particolare. Soprattutto, voglio che venga fuori la voglia di rivalsa di tutti, in primis mia, per rivincere lo scudetto e andare avanti in Champions League”.
Sullo spogliatoio: “il Milan quest’anno ha perso campioni e uomini che hanno fatto la storia. I campioni non li trovi subito. Sono stati 10 anni al Milan che hanno vinto tutto e quando uno vince, non vince mai per caso. Chi è andato via aveva qualità tecniche e morali e il 9 luglio dovremo compattarci essere un gruppo che ha l’obiettivo in testa di migliorare le due stagioni precedenti visto che le qualità tecniche ci sono e tutti dovranno dare la loro disponibilità per far si che il Milan possa vincere il campionato, fare bene in Champions e andare in finale di TIM Cup. Siamo in un momento delicato dove si sta per nascere una nuova era del Milan”.
Sulle gerarchie d’obiettivi: “Non dobbiamo porci limiti. In campionato tutti ci davano per favoriti e poi lo abbiamo perso così come il Champions potevamo passare col Barcellona dopo lo 0-0 dell’andata. Sarà banale, ma dobbiamo affrontare tutte le competizioni con grande impegno e voglia di vincere”.
Ancora sullo spogliatoio: “Ci devono essere delle regole che vanno rispettate. Abbiamo perso un gruppo di giocatori che ha fatto l’ossatura dello spogliatoio per tanti anni. Quest’anno, tolti Ambrosini, Abbiati e Yepes, sono tutti ragazzi giovani che devono dimostrare di poter rimanere al Milan per tanti anni. Quando vai via dal Milan, è dura ritornarci. Non dico di sputare sangue, quello no. Io sono per il fatto che sia in campo che in allenamento bisogna dare il 100%. Poi ci sono altri momenti per rilassarsi. Serve molta responsabilità, professionalità e io sono il primo che deve dare l’esempio. La carriera di un giocatore sembra lunga, ma è corta. Quando uno ha delle qualità tecniche importanti, deve dare la sua disponibilità alla società e all’allenatore per rendere al top”.
Sui possibili cambiamenti tattici: “Non ho inventato Boateng trequartista. Pensavo che con le sue qualità, in quella zona del campo, ci può dare qualcosa in più viste le caratteristiche delle nostre punte. Ha giocato molto bene anche da mezz’ala in alcune circostanze. Il Milan ha una base che è la difesa a quattro e il centrocampo a tre. Poi la davanti vedremo se giocare con il trequartista e due punte o i tre attaccanti”.
Sul perdere Thiago Silva e il paragone con Pirlo: “Non ha senso fare il paragone con Pirlo. Thiago è un campione che è tre spanne sopra tutti gli altri. Perderlo per il Milan sarebbe una cosa gravissima. Credo che Galliani, comunque, è stato molto chiaro su quelle che sono le intenzioni della società. Il Milan non lo vuole dare via. Il presidente Berlusconi ha l’ambizione e la voglia di vedere il Milan a grandi livelli. Perdere Thiago vuol dire perdere una parte importante della squadra”.
Sugli infortuni: “A volte quando succedono queste cose, vai a pensare molti fattori diversi. Alla Juventus, prima dell’avvento di Conte, hanno dato colpe a destra e a manca per gli infortuni mentre quest’anno non ne hanno quasi mai avuti. Noi, quest’anno, abbiamo avuto molti infortuni muscolari e speriamo di aver trovato la soluzione ai problemi”.
Sul summit di Arcore: “Abbiamo parlato della stagione analizzando molti fattori sia per ciò che riguarda i risultati del campo sia per gli infortuni. E’ stato un rendiconto sull’annata appena finita”.
Sul mercato: “La prima stagione che sono arrivato qui, i big sono arrivati nella seconda metà di agosto con Boateng intorno a Ferragosto, Ibra e Robinho nell’ultima settimana. Il Milan, alla fine di tutto, sarà una squadra protagonista in Italia e in Europa”.
Sulla situazione centrocampo: “E’ normale che valuteremo la situazione di Flamini insieme alla società. In questo momento abbiamo 8 centrocampisti per quattro posti. Ma credo e penso che un centrocampista di qualità, a questa squadra, serva”.
Su Verratti: “Ecco, lui è un giocatore di qualità, ha delle buone geometrie e gioca molto bene il pallone. Sa dettare bene i tempi della manovra e con Zeman a Pescara ha fatto molto bene e per l’età che ha è certamente un prospetto interessante”.
Su El Shaarawy: “Nessuno, all’inizio del campionato, pensava che Stephan potesse giocare così tanto. Quest’anno è stato anche protagonista facendo 28 presenze prendendo parte a partite importanti e venendo catapultato in situazioni non facili per un ragazzo che veniva dalla Serie B. Come tutti i ragazzi giovani, ha avuto alti e bassi. Dobbiamo limitare i bassi e stabilizzarlo su ritmi medio alti”.
Sui terzini: “I terzini sono un ruolo importante per lo sviluppo del nostro gioco. Al momento siamo a posto e, come detto, cercheremo di completare la rosa ma non in quel ruolo della difesa”.
Su Ibra: “Quest’anno siamo usciti sconfitti dal campionato e anche lui, per la prima volta, non ha vinto il titolo nazionale. Gli auguro di fare un buon Europeo e di trovarlo in forma quando tornerà in gruppo. Zlatan ha un carattere particolare. Vuole sempre vincere e spesso si arrabbia molto con se stesso e cerca sempre di spronare gli altri. Con lui sarò severo nel caso in cui lo ritenga opportuno. Quest’anno dobbiamo responsabilizzarci maggiormente tutti”.
Sui leader dello spogliatoio: “E’ un percorso naturale che viene fuori con il tempo. E’ impossibile indicare preventivamente chi sarà un leader o chi no. Sono processi che avvengono dentro una squadra partita dopo partita, allenamento dopo allenamento”.
Sulle situazioni di Didac Vilà e Taiwo: “Al momento fanno parte del Milan ma sono delle situazioni che valuteremo con la società”.
Sulla possibile griglia di partenza del prossimo campionato: “Una squadra che lotterà sicuramente per lo scudetto sarà l’Inter. L’anno scorso hanno avuto un po’ di problemi, hanno cambiato molti allenatori. La Juve e noi saremo protagonisti. La Roma farà molto meglio di quest’anno e anche il Napoli, senza Champions, lotterà di nuovo per i primi posti”.
Su Scommessopoli: “A me dispiace perché non è un bel periodo in generale dal punto di vista economico per il nostro paese. Per fortuna, credo che il 25 agosto ripartiamo a giocare e io non mi esprimo su quello che hanno fatto gli altri. Ci sono degli organi di competenza e chi ha sbagliato verrà punito. Ogni parola in più, in questo momento, è motivo di polemica ed è meglio starme alla larga e stare zitti”.
Su De Sciglio: “Ha giocato un buon derby a sinistra. Quest’anno è stato tormentato dai problemi alla caviglia e spero che mantenga quelle che sono le sue qualità, che le migliori e che possa diventare un giocatore da Milan”.
Ancora sulla permanenza di Thiago: “La sera del 31 agosto, comunque vada, avrò una squadra completa. Thiago resta al 99,9% e credo che Galliani e la società siano stati chiari sulla sua situazione”.
Sull’Europeo: “E’ un campionato strano che può fornire sorprese. La partita dell’altra sera dell’Italia con la Russia non fa testo. La Spagna, secondo me, è favorita. La Germania è la contro favorita mentre l’Olanda la vedo un gradino sotto queste due”.
Sulla crociera: “E’ la prima volta che salgo su una nave della MSC e che faccio una crociera. E’ una cosa bella e spero che possa essere di buon auspicio per la prossima stagione e magari, tra un anno, saremo qui con una coppa in più”.