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Montolivo: la strana storia di un prigioniero

di Matteo Calcagni

A Firenze c'è delusione, ma la delusione non deve sfociare nel più umilante dei patiboli. Riccardo Montolivo, già da giugno scorso, aveva fatto chiaramente intendere di voler lasciare la maglia viola, rifiutando le pioventi ed insistenti richieste di rinnovo. Il Milan ha cercato il centrocampista di Caravaggio, andando a presentare alla Fiorentina un'offerta comprendente le comproprietà di Paloschi e Strasser. Corvino, invece che proseguire la trattativa, ha definito "indecente" la proposta rossonera, "costringendo" il Diavolo a virare su Alberto Aquilani, fino a quel momento obiettivo della società toscana per rimpiazzare il suo ex capitano.

Lo stesso Montolivo, considerando la situazione contrattuale in essere (in scadenza a giugno 2012), probabilmente immaginava di essere lasciato libero senza grossi intoppi: così non è stato e, attendendo un top team per la prossima stagione, il mediano azzurro ha rifiutato anche la proposta della Roma. I capitolini, prima di tesserare Gago e Pjanic, avevano offerto 10 milioni più bonus alla società viola. Montolivo ha detto no, come rivelato da Della Valle, per ragioni di rispetto verso la tifoseria. Tutti tra città e società si attendevano un riappacificamento: in realtà il ventiseienne bergamasco non aveva cambiato idea. Lasciare la Fiorentina per la Roma, tuttavia, sarebbe stato irrispettoso verso i fiorentini, in quanto il salto era ritenuto debole e poco edificante. L'obiettivo era e resta Milano: ad ogni costo. Quando l'ultimo tentativo di prolungamento è andato in fumo, il centrocampista della Nazionale è stato investito da un putiferio: il club, dopo averlo privato della fascia in estate, lo ha ulteriormente rinnegato ("Non è più un nostro giocatore"). Anche i tifosi non gli hanno riservato un tappeto rosso, riempendolo di fischi come il più odiato degli avversari. L'ultima dichiarazione del presidente esecutivo Cognigni, inoltre, ha ulteriormente scatenato le ire della piazza. Non quelle di Nocerino che, contattato dallo stesso Montolivo, ha capito il malinteso. Riccardo, bloccato a Firenze nonostante un contratto in imminente scadenza, ha fatto l'esempio di Nocerino: l'ex rosanero, il cui rapporto lavorativo sarebbe terminato nel 20
12, è stato liberato senza troppa resistenza da Zamparini, conscio della volontà del giocatore di lasciare Palermo. La Fiorentina, al contrario, ha preferito imprigionare il suo ex capitano, creando una situazione surreale e poco edificante. Tutti hanno perso qualcosa: dal giocatore, bloccato contro la sua volontà, alla Fiorentina, la quale non guadagnerà nulla dalla sua cessione. La "via di mezzo", in questo momento, si potrebbe trovare nel mercato di gennaio. Il Milan è in costante emergenza centrocampo e, anche in ottica rinnovamento, potrebbe cercare di ingaggiare Montolivo già nella finestra invernale di calciomercato. A Firenze probabilmente alzeranno le barricate ma, cercando di remare tutti in una sola direzione, si potrebbe giungere ad una soluzione che non crei esagerato malcontento.


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