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Molto bene Fofana, il francese in grande crescita. Ma chi lo affianca? Loftus preoccupa, il mercato dovrà rimediare

di Manuel Del Vecchio

Uno dei concetti su cui punta davvero tanto Paulo Fonseca è quello dell'identità: a prescindere dagli interpreti, che giustamente danno sfumature differenti all'organizzazione in base alle loro caratteristiche, il Milan deve essere sempre una squadra riconoscibile. Attualmente i rossoneri stanno cercando continuità, certezze ed automatismi nelle varie fasi, sia con che senza palla.

Giocando e man mano che si va avanti emerge quanto stia fondamentale Fofana, ieri tra i migliori contro il Leverkusen anche nei momenti tosti della partita. Non potrebbe essere altrimenti, visto che il tecnico portoghese, che continua a dire che non si tratta di un 4-2-4, schiera ben 4 giocatori offensivi: idealmente sono Leao, Morata, Abraham e Pulisic. Ma visto che è un sistema di gioco dispendioso e che comunque durante una stagione è logico aspettarsi qualche defezione, ecco che se non c'è Morata allora viene avanzato Reijnders, che lascia il posto a centrocampo di fianco all'ex Monaco e va ad occupare zone molto più offensive.

Uno spostamento, fruttuoso o meno lo vedremo nel corso delle settimane, che lascia scoperta una posizione chiave in entrambe le fasi: quando è Loftus-Cheek ad occupare il posto in mediana il Milan ha difficoltà sia nel palleggio che nel recupero palla. L'inglese, sebbene in carriera abbia ricoperto anche quel ruolo, è evidente che non si trovi a suo agio. Viene da chiedersi però dov'è che si trovi a suo agio, visto che continua la preoccupante parabola discendente cominciata l'anno scorso. L'ex Chelsea, se non per sporadiche conduzioni palla a campo aperto, è sempre più un pesce fuor d'acqua quando si parla di manovra e gioco della squadra.

In attesa che Musah venga educato, come ammesso da Fonseca, ad essere un centrocampista da passaggio e non solo da conduzione, è evidente che in mezzo al campo ci sia una delle lacune più grandi di una rosa costruita non proprio benissimo (servirebbe anche un centravanti in più). A gennaio Moncada, Ibra e Furlani dovranno prendere atto della richieste del mister e tornare sul mercato per portare a Milanello un profilo quanto mai necessario. La domanda "cosa succede se si fa male Fofana?" aleggia preoccupante nella mente di tanti tifosi rossoneri, con la speranza che non si debba mai dover dare risposta. Almeno fino a gennaio, dove i dirigenti sono chiamati a mettere una bella toppa ad un buco che inizia ad allargarsi.


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