MN - Giroud: "Quando Ibra firma gli offro una cena. Pronti a battagliare per lo Scudetto e la seconda stella"
Fonte: dai nostri inviati a Casa Milan: Antonio Vitiello, Pietro Mazzara e Antonello Gioia
Olivier Giroud, centravanti del Milan Campione d’Italia, ha parlato in occasione della presentazione del suo nuovo libro “Crederci, sempre. Perché ho fiducia nella vita, in Dio, in me stesso e nel destino". Queste tutte le dichiarazioni del campione francese ai microfoni di MilanNews.it:
Perché hai scelto questo momento per far uscire il libro e raccontare tanti segreti? “Perché è un libro, non di una vita, ho solo 36 anni, ma di un pezzo che è un bel regalo per i miei bambini, per tutti i giovani che hanno dubbi nella vita. La vita è fatta così, di momenti difficili. Mi piacciono le parole di Nelson Mandela, che dice “Non giudicarmi per i miei successi ma per quante volta cado e mi rialzo”. Questo per me è di ispirazione, mi fa battagliare con grande determinazione quando sono davanti a momenti difficili. Ci sono anche tante belle cose, non solo le difficoltà, ma fa parte della vita e della mia vita”.
Qual è il tuo motto? “Crederci sempre, vuol dire anche in futuro. Penso che se tu non credi non puoi arrivare ai tuoi obiettivi. È una cosa basica ma tanto vera. Quest’anno sarà ancora più difficile ma siamo pronti a battagliare per lo Scudetto e alla seconda stella”.
Lo scudetto l’avete vinto con il derby di febbraio? “Dopo si può dire così, ma penso che da febbraio in poi è stata lunga. Sicuramente non l’abbiamo vinto ma neanche perso quella notte. È stato un grande punto di svolta quella sera e anche per noi e credere”.
Su Origi: “Lui parla francese, io ho fatto il mio ruolo di grande fratello perché è molto importante dare un buon benvenuto a tutti anche se vado ad essere in competizione con lui. Ho sempre detto che la competizione è molto importante per essere forte, per imparare e dare il massimo. È un buon rinforzo”.
Su Ibra: “Quando firma il rinnovo gli pago una cena. Vogliamo che firmi, ovviamente nessuna pressione per la società. Ha ancora fame, è importante per lo spogliatoio. Ho parlato tanto con lui, ha la stessa volontà di vincere anche a 40 anni”.
Che squadra temi per il prossimo campionato? “Juve e Inter sono le squadre che si sono rinforzate di più, allora sarà una battaglia feroce tra loro e noi”.
Quanto ti piacerebbe finire la carriera qui nel Milan? “Sicuramente mi sento molto bene qua a Milano, sono molto felice. Non voglio pensare troppo in avanti, sono stato sempre così. Mi diverto tutti i giorni nel presente, per il futuro vediamo. Ma è sicuro che voglio che i tifosi si ricordino di me come un buon giocatore e una bella persona, che è la cosa più importante”.
Tua moglie non era lì alla festa di Reggio Emilia, è uno stimolo in più per vincere ancora? Le hai promesso qualcosa? “Il problema è che quando tu vinci lo Scudetto fuori casa è difficile organizzare. Hai visto che dopo la partita la gente ha fatto invasione, è stata una buona decisione così e il giorno dopo siamo venuti qui a Casa Milan per fare le foto e ho delle foto speciali con i miei bambini e mia moglie”.