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MN - Abate: "Usciamo con un po' di amaro in bocca, i ragazzi volevano il Derby. Simic? Un leader"

di Manuel Del Vecchio
Fonte: dai nostri inviati Antonello Gioia e Francesco Finulli

Mister Ignazio Abate ha parlato ai microfoni di MilanNews.it al termine di Milan-Inter 1-1 di Primavera 1. Queste le sue dichiarazioni ai nostri microfoni:

Una partita combattuta finita in pareggio: “Il verdetto del campo ha detto questo, siamo usciti un po’ con l’amaro in bocca perché alla fine le ultime due mezze palle gol le abbiamo avute noi, gli ultimi dieci minuti sembrava che l’inerzia della partita potesse pendere un po’ più a nostro favore. Ma al di la di quello siamo partiti un po’ in over dal punto di vista caratteriale, l’abbiamo subito un po’ troppo nel senso dell’importanza partita unito al momento che siamo vivendo. I ragazzi sentivano l’importanza dei punti in palio, non siamo partiti benissimo ma poi i ragazzi hanno cercato di fare la partita palla a terra, hanno cercato le trame non perdendo mai la testa. Nel secondo tempo per 10-15 minuti abbiamo subito la loro grande fisicità nella catena di destra, sembrava che ci stessimo allungando un po’ ma poi negli ultimi 20 minuti abbiamo ripreso la partita in mano con orgoglio. Abbiamo cambiato qualcosa a livello tattico ed è andata bene. Sono orgoglioso di loro, una giornata importante che ci fa capire che quando siamo al completo possiamo stare dentro la categoria da protagonisti. È indubbio che il nostro percorso quest’anno è stato speciale, forse l’unica squadra in Europa che ha mandato in pianta stabile 5-6 interpreti in Prima Squadra. E quindi abbiamo dovuto accelerare un processo con altri ragazzi molto più giovani e questo si paga in questa categoria. Quando hai tanti 2007 si paga, l’abbiamo pagato in sei minuti di follia con il Sassuolo. E poi è normale che il percorso diventa altalenante come l’anno scorso. Il nostro obiettivo è quello, indubbiamente poi ci eravamo prefissati di migliorare il punteggio dell’anno scorso e siamo in linea. Vogliamo cercare di raggiungere le prime posizioni per vivere anche noi due mesi da protagonisti perché i ragazzi se lo meritano”.

Ha ritrovato Simic e Zeroli oggi: “Al di là dell’esperienza che ti porta la Prima Squadra a livello di convinzione sono ragazzi che l’anno scorso abbiamo fatto giocare due-tre anni sotto età. Hanno accelerato un percorso e siamo fieri di loro, indubbiamente quando ci sono cambia l’impatto fisico, tecnico e di esperienza e aumenta la qualità del gruppo. Simic non giocava una partita intera da due mesi, sono contentissimo della partita che ha fatto: ha giocato con orgoglio, con qualità, con cattiveria. È dentro il gruppo, è un leader. Quando scenderà ci darà una grande mano, altrimenti fare con quello che avremo a disposizione, con i ragazzi più giovani: li faremo crescere, li faremo sbagliare con massima fiducia e questo è il nostro obiettivo. Vogliamo poter competere e non essere solo delle comparse”.

Ora arriva la Youth League. Potrete contare sull’apporto dei ragazzi aggregati alla Prima Squadra? “Per quanto riguarda le scelte non lo sappiamo, anche ieri hanno deciso all’ultimo momento di mandare giù i ragazzi ed ero contento. Adesso in base alle loro dinamiche, non so com’è la situazione infortuni e scelte del mister (Pioli, ndr). Quindi sicuramente se avrà la possibilità li manderà giù a giocare, altrimenti faremo con altri ragazzi senza problemi. Adesso arrivano le partite secche e può succedere di tutto. Hanno grandi qualità e grande temperamento, sono una squadra molto smaliziata. Gli episodi poi alla lunga fanno la differenza. Ci prepareremo per fare una grande partita".

Su Bartesaghi: "Ha già fatto tanto essendo andato in pianta stabile in prima squadra. A volte ci dimentichiamo che questo è un gruppo giovane. I ragazzi che sono saliti in prima squadra sono tutti 2005. Sono davvero giovani, abbiamo bruciato le tappe. Bartesaghi deve continuare a lavorare con cattiveria, senza perdere umiltà. E' un discorso che vale per tutti. Il problema è gestirli quando fanno su e giù, perchè un ragazzo può incominciare a sentirsi arrivato. Noi dobbiamo fargli capire che per diventare un grande giocatore la strada è molto lunga. I ragazzi hanno tutti voglia di migliorare, è un gruppo ambizioso e umile". 

Sull'umore nello spogliatoio dopo il derby: "Non era dei migliori perchè i ragazzi volevano vincere oggi. Come Primavera, non vinciamo un derby dalla stagione 2017-2018. I ragazzi sentivano la partita di oggi. Dobbiamo essere orgogliosi, tra andata e ritorno abbiamo dimostrato di potercela giocare. Oggi non ci è girata per poco, ma va bene così. Sono contento della prestazione. Adesso pensiamo alla Youth League e poi alla partita contro la Fiorentina che è fondamentale per restare nei primi posti".


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