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Mister, il piano B è da rivedere

di Stefano Maraviglia

Gli infortuni e le assenze forniscono l'alibi ferreo, ma in una sconfitta come quella contro la Lazio, la responsabilità va doverosamente ripartita tra tutte le parti. Il mercato avrà influito seppur in minima parte, il resto lo hanno fatto gli effettivi in campo e chi di dovere dalla panchina. Troppo Ibra in questo Milan, o meglio troppa dipendenza dalle giocate dello svedese, dallo stato psico-fisico e umorale del n.11, un rischio che va calcolato e schivato. In campionato si sa, Zlatan è padrone di casa in tutti gli stadi, abituato a fare il buono e cattivo tempo, poi ci sono incontri come quello di ieri in cui inceppatosi lui, si blocca il resto della squadra. Difficile cercare alternative, la manovra potrebbe svilupparsi in altra maniera, ma è lo stesso Ibra a cercare la palla chiedendo di essere chiamato in causa, impossibile escluderlo dal gioco. L'undici titolare è quasi obbligato, ciò che induce a pensare è il "piano B", ovvero quello dei sostituti. Allegri nutre grandissima fiducia in alcuni elementi (Emanuelson su tutti), giocatori che non possono però essere lanciati nella mischia. L'olandese rende al meglio quando impiegato da terzino, forte di una corsa e di un cross davvero lodevoli, ieri riproposto in un ruolo non suo, non ha potuto dare quanto sperato. Stesso discorso per Seedorf, chiamato a velocizzare il gioco, lui che ha infinita classe, ma poca velocità d'esecuzione. Non ha convinto neanche la sostituzione di Stephan El Shaarawy, parso brillante e forse pericoloso più del compagno Robinho. Impossibile giudicare Maxi Lopez, entrato per cercare il colpo della disperazione. Più che sui cambi, andrebbe studiato un diverso assetto tattico. La Lazio attaccava ad un solo uomo, perchè tenere inchiodati 4 difensori? Si sarebbe potuto giocare a 3 con conseguente avanzamento di un esterno o di Thiago Silva in mediana, anche se parlare dopo il 95esimo e fin troppo facile. Riveda i propri piani Allegri, se vuole continuare ad ambire a tutto, la Champions, il campionato e a Coppa Italia, passano dai piedi di undici effettivi, il solo Ibra non basta per raggiungere il traguardo finale.


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