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Milan, troppi alti e bassi là davanti: la fase offensiva va registrata in attesa del ritorno di Zlatan

di Salvatore Trovato

Incredibile ma vero: il Milan che inciampa a Salerno, contro l’ultima della classe, resta da solo in testa alla classifica grazie ai passi falsi di Inter e Napoli, che non approfittano dello stop dei rossoneri. È un campionato strano, pazzo per certi versi, che riserverà emozioni fino all’ultimo. Scampato il pericolo, ora bisogna voltare pagina, dimenticare la Salernitana e riprendere a correre.

Troppi alti e bassi
Stefano Pioli dovrà riorganizzare le idee e provare a risolvere quei problemini che hanno frenato la squadra all’Arechi. Come riporta La Gazzetta dello Sport, la fase offensiva non sta brillando come in passato, anche se i gol non sono mancati. Rebic, finalmente abile e arruolabile dopo i tanti problemi avuti, deve ritrovare la giusta condizione, mentre Brahim Diaz sta faticando a incidere ormai da mesi. Ibrahimovic è attualmente fermo box da un mese, Giroud alterna grandi partite (come nel derby) a prestazioni anonime. 

In attesa di Zlatan
Leao e talvolta Messias hanno colmato i vuoti, ma il rendimento collettivo deve crescere. Il portoghese è stato spesso il trascinatore del Milan nell’ultimo periodo, ma Pioli ha bisogno di Ibra in questo tiratissimo rush finale. Servono i suoi gol e, soprattutto, la sua personalità in campo perché il Diavolo riesca nell’impresa. Insomma, il fattore determinante non può che essere Zlatan, l’uomo in più per eccellenza.
 


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