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Milan, oggi la partita che ci voleva: vittoria e gestione. Ora all-in in Champions

di Antonello Gioia

La partita contro la Salernitana, archiviata con un 2-0 firmato da Kessie al quinto minuto e da Saelemaekers al 18esimo, è andata, per la maggior parte dei suoi eventi, come tutti i milanisti avrebbero voluto: goal immediato atto a divellere la resistenza fisica dei campani, raddoppio altrettanto pronto a ridimensionare le velleità di pareggio, padronanza dei ritmi del match per gestire le forze e riposo, a turno, per gli uomini migliori. 

Due obiettivi centrati

Il tutto con due obiettivi: riprendersi il primo posto momentaneo in classifica (in attesa del Napoli) tenendo anche a distanza l'Inter e l'Atalanta e prepararsi - tecnicamente, tatticamente, fisicamente e mentalmente - per il match contro il Liverpool. Martedì, infatti, i rossoneri affronteranno una partita dal notevole blasone e dall'elevatissima posta in palio; il rischio era quello di sottovalutare l'impegno odierno per concentrarsi in toto su quello di Champions League, ma così non è stato.

Altro step di crescita

Ed è proprio così che cresce la mentalità di una grande squadra. Ne è perfettamente consapevole anche Pioli: "Abbiamo fatto - ha spiegato nella conferenza post partita - diventare la partita semplice noi col nostro ritmo e le nostre qualità: vuol dire che stiamo crescendo in mentalità anche nella preparazione di certe partite prima di match importantissimi". Un solo appunto: bisogna concretizzare di più, soprattutto pensando al dentro o fuori - cioè, non ci sarà domani - contro il Liverpool: "Quando crei così - prosegue Pioli - tanto bisogna finalizzare meglio, anche se un po' dentro alla giovane età dei nostri giocatori. Questo ci dà energia ed entusiasmo. Bisogna concretizzare meglio: per fare goal ci vogliono qualità e cattiveria".Tutto ciò che sevrirà martedì. Pronti!


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